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Borse europee in profondo rosso sui timori di collaso dell'euro

Commento, Finanza
Borse europee in profondo rosso sui timori di collaso dell'euro
(Teleborsa) - Piazza Affari e le altre borse europee chiudono una giornata di passione, accusando l'impatto della situazione di stallo in Grecia e dell'eventualità che salti tutto l'impianto su cui regge l'Area Euro.

Gli esiti controversi delle elezioni in Francia e Grecia la dicono lunga sulla situazione, mentre il fronte anti-europeo sembra avanzare a passo di carica. La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha avvertito il Presidente francese Francois Hollande sull'importanza delle decisioni che saranno prese e del fiscal compact.

In Europa si continua a parlare di crescita, mentre Barroso ha auspicato il potenziamento della Banca Europea degli Investimenti (BEI), per avviare un'azione mirata a stimolare la crescita, mediante investimenti mirati.

Una accelerazione al ribasso dei Listini di è verificata nel pomeriggio, quando i mercati si sono avvitati sulla partenza negativa di Wall Street.

L'euro fa le spese della crisi, scivolando a 1,3015 USD, in risposta anche al crescere dei CDS della Francia e della Spagna, che denotano un aumento dei rischi dei due Paesi. Il nostro spread BTP-Bund è salito a 387 punti.

Le borse peggiori in Europa sono Milano e Parigi, con calo che arrivano al 2,8% nel caso della borsa francese, mentre l'indice italiano FTSE MIB perde il 2,37%. Male anche Francoforte che scivola dell'1,9, mentre Londra arretra dell'1,8% e Amsterdam dell'1,.4%. Giù anche Zurigo dell'1%, mentre Madrid e Bruxelles evidenziano cali frazionali.


Buzzi viaggia in netta controtendenza, portandosi in vetta al paniere FTSE MIB e proseguendo la fase positiva avviata nell'ultimo periodo.

Tiene Telecom Italia, che in questa fase si atteggia come un difensivo, mentre Telecom Italia Media si rimangia il vantaggio della vigilia, motivato dalle attese per la cessione del controllo da parte della compagnia telefonica.

Resistono alle vendite anche i titoli dell'energia, che mostrano perdite contenute. Oggi, l'assemblea di Eni ha approvato i conti, deliberando anche la distribuzione di una cedola di 1,04 euro. L'AD Paolo Scaroni, sollecitato da alcuni azionisti, ha toccato anche il nodo dello scorporo di Snam, assicurando che il processo prosegue nell'interesse degli azionisti.

In apnea le banche, che fanno le spese della crisi e dell'estrema volatilità dei mercati,. Fra i peggiori vi sono il Banco Popolare e MPS.

Crolla A2A che risente di realizzi, dopo il rally messo a segno ieri sulla chiusura dell'annosa questione della cessione di Edison ai francesi.

Pesanti gli industriali, come Finmeccanica, STM e Fiat. Contiene il danno la Piaggio che ha presentato dei risultati in tenuta nel trimestre.

Luxottica chiude in rosso, anche sei risultati hanno evidenziato ricavi e utile netto in aumento.

Pirelli in forte calo, in risposta alle indiscrezioni che parlano dell'uscita del CEO Francesco Gori, mentre Prelios reagisce male alla pubblicazione dei risultati.

La galassia Ligresti si è mossa fra denaro e lettera, assieme ad Unipol, in una settimana piena di appuntamenti societari per le società coinvolte nel progetto di fusione. Oggi la Milano Assicurazioni ha chiuso in positivo, dopo aver annunciato un ritorno all'utile.
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