(Teleborsa) -
Piazza Affari si conferma sotto pressione nel pomeriggio, dopo aver accentuato il calo in seguito alla partenza di Wall Street, che ha ampliato le perdite dopo un primo segnale di debolezza. In Europa, la borsa di Milano è la peggiore, assieme a Madrid, che perde il 2,6%. Anche Londra ha girato in rosso, mentre le altre piazze viaggiano sulla parità, dopo essersi rimangiate i modesti guadagni della mattinata.
A livello tecnico il FIB resta davanti ad un importante test, dopo aver bucato per la seconda volta in due giorni l'importante livello di supporto di 12560 punti. Lo sfondamento di questa soglia, violata ieri solo temporaneamente, non aveva trovato una conferma in chiusura, poiché il Future sul FTSE MIB aveva chiuso a 12720 punti. Oggi, l'esame di ripete e se il mercato dovesse confermarsi su questi livelli in chiusura darebbe un forte segnale ribassista.
Sotto il profilo economico la situazione resta critica, per i rischi di contagio che assillano Roma e Madrid, ma anche per l'ombra gettata da Moody's sui Paesi virtuosi dell'Eurozona, in primis la Germania. Dall'Europa e da Berlino sono arrivate deboli proteste, mentre tutto tace presso la BCE.
L'euro resta sottotono, confermando un movimento laterale sui minimi biennali contro il dollaro a 1,21 USD.
A Milano vi sono solo quattro segni positivi nel paniere FTSE MIB. Pirelli resta piuttosto ben comprata, mentre si distingue Saipem grazie ai nuovi contratti in Arabia Saudita.
Le banche sono in rosso, eccetto la Popolare di Milano.
Giornata di passione per le utilities, con A2A che si conferma la peggiore nel paniere principale. Nel completo si segnala anche la caduta di Acea, dopo l'ennesimo stop alla vendita di una parte della quota del Comune di Roma.