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Commissione UE: ecco il Green Paper sugli Stability Bond

Commissione UE: ecco il Green Paper sugli Stability Bond
(Teleborsa) - La Commissione Europea rompe gli indugi sull'acceso dibattito riguardante gli Eurobond dicendo la sua in materia in un "Libro Verde" presentato oggi a Bruxelles dal Presidente Jose Manuel Barroso.
Il punto cruciale, spiega il Green Paper, è capire la fattibilità di una emissione obbligazionaria comune ai membri della Zona Euro.

Da anni ambienti finanziari e accademici discutono animatamente della loro utilità, ma solo ora con la crisi del debito questi strumenti vengono indicati da molti come un modo per aumentare integrazione e efficienza dei mercati finanziari dell'Area Euro, nonché come un valido strumento per combattere la crisi.

Il Libro Verde esamina tre possibili opzioni: la prima riguarda la sostituzione completa delle emissioni sovereign con gli Stability Bond, vista come la via più ambiziosa di tutte. Secondo la Commissione una simile scelta aumenterebbe notevolmente l'integrazione ma anche i rischi di moral hazard, e avrebbe bisogno di un significativo cambiamento dei Trattati.

La seconda opzione riguarda una sostituzione parziale dei bond nazionali con gli Stability Bond con varie garanzie in comune. In questo caso le obbligazioni comunitarie coprirebbero solo una parte delle necessità finanziarie degli Stati Membri, che però in questo modo sarebbero ancora soggetti a diverse condizioni di accesso ai mercati. L'azzardo morale ci sarebbe ancora ma in forma ridotta, e comunque bisognerebbe stabilire gli specifici volumi o porzioni di rifinanziamento derivante dagli Stability Bond.

La terza opzione è la stessa della seconda, ma in questo caso le garanzie non sono in comune. Si tratterebbe di una via di rapida realizzazione e molto simile all'European Financial Stability Facility, con la differenza che gli Eurobond sarebbero disponibili per tutti anche in momenti di non crisi.

I benefici potenziali evidenziati dalla Commissione sono molteplici.

Gli Stability Bond potrebbero alleviare l'attuale crisi debitoria, rendere il sistema finanziario della Zona Euro più resistente a shock futuri, migliorare l'efficacia delle politiche europee, promuovere l'efficienza del mercato dei bond sovereign e facilitare gli investimenti in portfolio bilanciando il sistema finanziario globale.

Ovviamente non mancano le sfide: innanzitutto i bond in comune richiedono una maggiore sorveglianza fiscale e un grande coordinamento politico. In secondo luogo, dovrebbero essere strutturati in modo da essere considerati dagli investitori asset davvero molto sicuri; in terzo luogo, si dovrebbe garantire la compatibilità con i Trattati UE.

I prossimi step, spiega il Green Paper, consistono in una serie di dialoghi e confronti con gli Stati Membri ma anche con operatori di mercato, accademici e tutti coloro direttamente o indirettamente coinvolti.

Per questo la Commissione promuoverà una vasta consultazione in materia, che terminerà l'8 gennaio del 2012.

In base ai feedback, verrà indicata la via ritenuta più appropriata.

Nella conferenza stampa di presentazione del Libro Verde, Barroso ha precisato che gli Stability Bond non risolverebbero subito i problemi e non potrebbero sostituirsi alla necessità di riforme strutturali, aggiungendo che il dibattito in materia dovrebbe avvenire "con mentalità aperta, senza posizioni dogmatiche".

Il Presidente della Commissione UE ha anche tenuto a puntualizzare come sia assurdo pensare che la proposta degli Stability Bond voglia andare contro la Germania, aggiungendo che quelle presentate oggi sono solo idee e analisi. Per le preferenze, invece, bisognerà attendere il termine della consultazione e quindi il nuovo anno.
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