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La Spagna risponde a S&P con nuove strategie anti deficit

Economia
La Spagna risponde a S&P con nuove strategie anti deficit
(Teleborsa) - Stretta dalla morsa delle speculazioni e abbattuta dall'ennesimo taglio di rating, la Spagna si mette al lavoro per rassicurare i mercati sulla propria capacità di far rientrare il debito.

Il Ministro dell'Economia, Luis de Guindos, ha annunciato un aumento dell'IVA e di altre imposte indirette a partire dal prossimo anno. Il tutto, con lo scopo di racimolare circa 8 miliardi di euro.

"Verrà modificata la struttura della tassazione in Spagna, con una riduzione delle imposte legate all'occupazione e un aumento di quelle sui consumi", ha detto de Guindos.

Tornando all'IVA, non è la prima volta che viene aumentata in questi ultimi anni. Il Governo precedente l'aveva infatti portata dal 16% al 18%, riuscendo così a far entrare nelle casse statali 6,5 miliardi di euro.

L'annuncio odierno potrebbe generare un po' di tensioni in seno all'elettorato, dal momento che in campagna elettorale, ma anche dopo la presa di potere, l'attuale Esecutivo aveva promesso che non avrebbe aumentato le imposte.

Tuttavia, le attuali condizioni della Spagna non hanno permesso di mantenere la promessa.

De Guindos ha tentato di indorare la pillola affermando che, attuando tutte le misure presentate a Bruxelles, l'economia iberica crescerà di 8,6 punti percentuali tra il 2012 e il 2020. Un punto percentuale ogni anno, dunque.

Una bella sfida per un Paese in recessione, con uno dei tassi di disoccupazione più alti del mondo e, per di più, preso di mira dalla sfiducia dei mercati.

Ieri sera Standard & Poor's ha tagliato il merito di credito di Madrid per la seconda volta in un anno, portando quello di lungo termine a "BBB+", un livello vicinissimo a quello definito "spazzatura". Il rating precedente era "A" e l'outlook resta negativo. Anche il rating di breve è stato ridotto ad "A-2" da "A-1".

La decisione di S&P fa fede sulla convinzione che le banche spagnole non ce la faranno da sole a soddisfare i requisiti chiesti dall'autorità bancaria europea e saranno costrette a chiedere l'aiuto dello Stato per rafforzare il capitale. Madrid sarà nuovamente costretta a correre in aiuto del travagliato settore creditizio, rischiando di dover accedere, in seconda battuta, al Fondo europeo per i Paesi in crisi.

Il costo di rifinanziamento del debito pubblico spagnolo, recentemente, è salito su nuovi record, a causa delle preoccupazioni per la capacità del Paese di uscire da solo dalla crisi. Come da attese, dunque, questo nuovo taglio operato da S&P ha incoraggiato nuove scelte da parte dell'Esecutivo.
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