(Teleborsa) - La spending rewiew continua a "far paura". La revisione della spesa pubblica si abbatterà inesorabile anche sulla sanità per cui si prevedono tagli che, sommati alla manovra del 2011 arriveranno, in tre anni, fino a 7,9 miliardi di euro.
Le cifre sono state rivelate dal Ministro della salute, Renato Balduzzi che intervenuto oggi a un convegno del PD ha spiegato che 900 milioni di tagli ci saranno già nell'anno in corso, 4,3 miliardi ci saranno nel 2013 e 2,7 miliardi nel 2014, "per un totale di 7,9 miliardi di euro".
Balduzzi ha poi precisato che, negli ospedali pubblici i posti letto "diminuiranno di circa 7 mila unità" già a partire dal prossimo anno". Davanti a questi numeri, si scaldano gli animi.
Pronta la risposta del il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani che ha dichiarato:" "o si fa un progetto o la sanità farà un passo indietro e la spesa pubblica, lo voglio dire a Monti, crescerà". Secondo Errani con questi tagli "il sistema non reggerà, già forse nel 2012 e certamente nel 2013".
Critico anche il segretario del PD, Pierluigi Bersani che, ha chiesto che il decreto sia corretto nella parte che riguarda la sanità visto che in questo settore", come in altri servizi essenziali, per il PD non può essere il mercato a dettare le regole".