(Teleborsa) - Napoli sotto l'acqua. Nella mattinata si è scatenato un violento nubifragio sulla città, che ha causato forti ripercussioni sul traffico. Numerose le chiamate ai vigili del fuoco. I disagi maggiori sono stati quelli causati dalla chiusura delle linee della metropolitana 1 e 2 per allagamenti sui binari, sia a Piazza Dante, per la linea 1, che a Piazza Garibaldi, per la linea 2.
Ultimamente sembra che una sorta di negatività si stia scatenando sulle metropolitane italiane. Prima di Napoli si è verificato, ieri, a Roma, uno stop della linea metro B; in questo caso, a causa della rottura di un cavo elettrico, il macchinista ha fermato il convoglio e si è creato il panico tra i passeggeri, che cercavano di uscire prima possibile dalla stazione. La metro, rimasta ferma tra Tiburtina e Pietralata, ha causato a ruota ripercussioni sul traffico cittadino. E Roma non è nuova a problemi tecnici sulla metro. Negli ultimi tempi si sono verificati più volte blocchi delle linee, vuoi per la pioggia, o per guasti nel software di gestione o addirittura semplici e frequenti ritardi.
Parlando di Milano, invece, i disagi legati alla metro sono stati molteplici. L'ultimo eclatante problema si è visto il giorno dello sciopero generale dei trasporti, quando la linea Lima è rimasta ferma sotto una galleria per diverse ore. Ci furono crisi di panico e qualche ferito tra i passeggeri, costretti sotto una galleria per diverse ore. E dopo quel fatidico "martedì nero" si sono verificati più volte altri inconvenienti. Solo qualche giorno fa un ulteriore problema tecnico ha fermato di nuovo la linea per qualche minuto.
Questa lunga serie di "problemi" sulle metropolitane italiane potrebbe quasi sembrare un anatema, ma forse andrebbe avviata una indagine più accurata sulla sicurezza e sulla gestione dei servizi pubblici locali, data la loro strategicità sul trasporto delle nostre città metropolitane.