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La manifattura USA torna indietro di tre anni. Wall Street la prende male

Finanza
La manifattura USA torna indietro di tre anni. Wall Street la prende male
(Teleborsa) - Dopo un avvio tentennate Wall Street intraprende la strada delle vendite dopo la scoraggiante lettura dell'ISM. L'attività manifatturiera della superpotenza americana non solo è scesa a giugno, ma si è addirittura portata al di sotto della soglia che separa l'espansione dalla contrazione, tornando indietro di tre anni a luglio del 2009.

Una notizia, questa, che conferma come l'economia USA stia pericolosamente risentendo della congiuntura globale. Del resto, un simile risultato non dovrebbe destare stupore se si pensa che anche la locomotiva cinese mostra tangibili segnali di rallentamento.

Non tutti i dati in agenda oggi hanno deluso, però: le spese per costruzioni sono infatti balzate a maggio, mettendo a segno il maggior rialzo dall'inizio dell'anno. Si tratta senz'altro di una buona notizia, visto che si riferisce al disastrato settore immobiliare statunitense, ma per il momento non è servita a dare il 'la' ai rialzi.

A questo punto non resta che attendere le nuove mosse della Federal Reserve, che ultimamente ha ribadito di essere pronta a scendere in campo con stimoli monetari qualora la situazione dovesse peggiorare.

In attesa di conoscere gli orientamenti di Bernanke & colleghi, l'attenzione si sposta ai meeting di politica monetaria della Bank of England e della Banca Centrale Europea di questa settimana. Anche da loro gli investitori si attendono l'annuncio di qualche intervento. E' questo il principale motivo per cui oggi i listini del Vecchio Continente continuano a guadagnare terreno.

In questo momento, il Dow Jones arretra dello 0,56%, l'S&P500 dello 0,38%, il Nasdaq dello 0,15%.
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