(Teleborsa) - Il Presidente della BCE, Mario Draghi, non nasconde un certo ottimismo sul futuro dell'Eurozona e sulla strada che è stata intrapresa per la risoluzione della crisi del debito di Eurolandia.
Il numero uno dell'Eurotower, intervenuto, alla conferenza annuale della Bdi, la Confindustria tedesca a Berlino ha dichiarato che si sono " buone ragioni per credere che la zona euro abbia preso la giusta direzione".
Draghi, anche alla luce delle diverse misure intraprese, ha lasciato trapelare la sua previsione di un'economia in miglioramento già dal prossimo anno.
Parlando delle misura intraprese dalla BCE a sostegno di Eurolandia, Draghi ha detto: "La Bce doveva scegliere fra "un no su tutto o agire. Abbiamo deciso di agire", ha detto il Governatore che ha mostrato comprensione verso la Bundesbank e le preoccupazioni sollevate da quest'ultima sull'acquisto, da parte della BCE di titoli di stato dell'Eurozona. Per la Bundesbank provo un "enorme rispetto", ha sottolineato il Presidente.
Oggi a Berlino il numero uno della banca Centrale ha incontrato anche il cancelliere tedesco Angela Merkel e il direttore generale del FMI, Christine Lagarde.
Il cancelliere e il governatore si sono trovati in sintonia sul fatto che "sia ancora necessario in Europa implementare un numero considerevole di riforme, sia a livello nazionale che all'interno dell'Eurozona, per raggiungere una maggiore competitività ed essere nuovamente degni di fiducia".
Gli incontri hanno come scopo fare il punto sulla crisi, soffermandosi sulla situazione della Spagna, che continua a pagare a caro prezzo l'incertezza sulla sostenibilità dei propri conti pubblici, come testimoniato dai risultati dell'asta odierna di titoli di stato.
Il Paese oggi ha ricevuto l'ennesima stangata arrivata da parte Standard and Poor's che ha rivisto al ribasso le prospettive dell'Eurozona, dove il quadro all'orizzonte si fa più cupo per l'Italia e la Spagna.