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La cautela è dura a morire tra gli investitori. Fiducia ancora giù a settembre

Economia, Macroeconomia
La cautela è dura a morire tra gli investitori. Fiducia ancora giù a settembre
(Teleborsa) - Scende inaspettatamente la fiducia degli operatori borsistici nel mese di settembre, in particolare quella degli investitori asiatici e nordamericani, mentre sale quella degli europei.

Secondo l'indagine condotta da State Street sul sentiment degli investitori e sulla loro attitudine al rischio, lo State State Street Investor Confidence Index globale è scivolato nel mese in esame a 86,9 punti rispetto ai 91 punti (rivisti al rialzo dai 90,9 della prima lettura) precedenti.
Il sottoindice relativo al Nord America continua a peggiorare raggiungendo quota 81,1 rispetto agli 84,3 di agosto, mentre l'investor confidence dell'Asia scivola di ben 5,6 punti a 87,6. Migliora invece la propensione al rischio degli investitori europei, segnando un balzo di 4 punti a quota 105.

"Il declino dell'indicatore complessivo è il frutto del deterioramento della fiducia degli investitori asiatici e nordamericani", spiega Kenneth Froot, docente dell'Università di Harvard che, con Paul O'Connel della State Streets Associates, elabora l'indicatore.
Secondo Froot, è il terzo calo consecutivo registrato in Nord America "il dato più sconcertante", soprattutto se si considerano i recenti annunci dei responsabili di politica monetaria su entrambe le sponde dell'Atlantico, ovvero i dettagli dello scudo anti-spread della Banca Centrale Europea e il nuovo round di acquisto di asset da parte della Federal Reserve. "E' chiaro che negli attuali portafogli reali, gli investitori istituzionali continuano a mostrare cautela dato il contesto di crescita globale", ha aggiunto.

"Un punto degno di nota è che abbiamo osservato un miglioramento marcato dalla prima settimana di settembre in poi", ha invece sottolineato O'Connell. Segno che l'intervento delle banche centrali ha prodotto comunque un minimo miglioramento.

Tornando all'indicatore, 100 è il livello di neutralità, quello cioè in cui gli investitori né aumentano, né diminuiscono le loro allocazioni di attività rischiose. A mano a mano che si spostano verso l'azionario, il livello comincia a salire al di sopra dello spartiacque.
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