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La Gran Bretagna è tornata. La parola passa alla Bank of England

Economia
La Gran Bretagna è tornata. La parola passa alla Bank of England
(Teleborsa) - La crisi del 2008 sembra ormai un ricordo lontano per la Gran Bretagna, che cresce e stupisce, confermandosi al momento unica locomotrice in Europa.



Fino a qualche trimestre fa sembrava impossibile che l'economia di Sua Maestà potesse superare il picco pre-recessione toccato nel terzo trimestre del 2013, quando sembrava che l'intera economia globale potesse finalmente fornire un valido supporto alla sua rinascita.

Invece la lettura finale del PIL del secondo trimestre diffusa oggi dall'Ufficio di Statistica Nazionale (ONS) ha dimostrato che il Regno Unito è riuscito a infrangere questo tabù: il picco pre-crisi è stato infatti superato del 2,7% nonostante l'impasse di molte altre grandi potenze.

Nemmeno gli analisti si aspettavano una revisione al rialzo, revisione che è avvenuta su base trimestrale, passando dal +0,8% della precedente stima all'attuale +0,9%.

Quanto alla crescita su base annua, il +3,2% messo a segno nel secondo trimestre è il miglior risultato dai tempi della crisi.

Inevitabile la soddisfazione di George Osborne. In un tweet il Cancelliere dello Scacchiere ha infatti detto che l'approccio alla crescita adottato dalla Gran Bretagna sta dando i suoi frutti.

Il pensiero corre ora alla Bank of England, che la prossima settimana riunirà il Comitato di Politica Monetaria per deliberare in materia di tassi.

In questi ultimi mesi l'Istituto di Threadneedle Street è stato accusato di perseverare con l'attuale atteggiamento ultra accomodante nonostante i palesi segnali di miglioramento dell'economia britannica.

Dagli ultimi Verbali sono emersi i primi segnali di frattura in seno al Board. E' opinione comune, ora, che il Governatore Mark Carney avrà ben poche scuse per procrastinare ancora l'exit strategy.
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