(Teleborsa) - Gli Stati Uniti potrebbero alzare il tiro sulla Russia di Putin,
limitando l'uso di derivati sulle operazioni a breve termine con società russe, se le
sanzioni già inflitte non riusciranno a far assumere a Mosca un diverso comportamento nei confronti dei ribelli in Ucraina orientale.
Individui e imprese statunitensi sono ancora autorizzati a "tradare" swap con società russe sanzionate, ma restrizioni al finanziamento del mercato monetario potrebbero di fatto impoverire l'uso di derivati se si rendessero necessarie sanzioni più severe, come si apprende da una nota diffusa dal Dipartimento del Tesoro americano.
Gli Stati Uniti hanno accuratamente calibrato il divieto di alcune operazioni con società russe, tra cui
VTB Group, Novatek, Rosneft e Gazprombank, per pressare Putin ed evitare sconvolgimenti economici collaterali in Europa e negli USA. Gli Usa, comunque, non negano la possibilità di ulteriori irrigidimenti.
Putin finora non ha mostrato alcun segno di cedimento alla
pressione economica da parte dell'Unione europea e degli Stati Uniti, anche se i funzionari statunitensi dicono che si può già rilevare un danno a breve e lungo termine per l'economia russa, nei mercati obbligazionari e azionari e per la mancanza di accesso all'indebitamento sui mercati internazionali, per le società sanzionate, nonché per la
decisione della banca centrale russa di aumentare i tassi di interesse.