(Teleborsa) -
Fiat depressa dopo i conti.
I risultati del secondo trimestre, annunciati a metà mattinata non sono piaciuti al mercato, visto che l'utile operativo (EBIT ) a 961 milioni di euro, è stato un in calo dai 1,073 miliardi di un anno prima. Gli analisti si attendevano una cifra leggermente superiore al miliardo.
L'inizio di giornata è stato sottotono per il titolo che ha segnato un primo prezzo a 7,58 Fiat, sopra il livello inferiore di ieri, per poi proseguire in ascesa nel corso della sessione. L'analisi settimanale del titolo rispetto al
FTSE MIB mostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa di
Fiat, che fa peggio del mercato di riferimento. Il trend della
casa automobilistica torinese appare piuttosto stabile nell'ultimo periodo, con un livello di volatilità giornaliera decisamente contenuto a 2,258. I volumi giornalieri pari a 13.976.976, risultano superiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 12.362.486, situazione che invoglia ad un'operatività di medio periodo per l'interesse mostrato da parte degli investitori. Le implicazioni tecniche di medio periodo sono sempre lette in chiave rialzista, mentre sul breve periodo stiamo assistendo ad un indebolimento della spinta rialzista per l'evidente difficoltà a procedere oltre quota 7,648. Sempre valido il livello di supporto più immediato a controllo della fase attuale visto in area 7,368. Le attese più coerenti propendono per un'estensione del movimento correttivo verso quota 7,252, da manifestarsi in tempi ragionevolmente brevi.