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Riforme, Governo battuto al Senato. Ora tocca al taglio dei parlamentari

Politica
Riforme, Governo battuto al Senato. Ora tocca al taglio dei parlamentari
(Teleborsa) - Che la mattinata sarebbe stata impegnativa per la maggioranza, che fino a ieri sera aveva tenuto abbastanza bene, era cosa nota.
Il Senato si è riunito alle 9.00 per continuare ad esaminare e votare la miriade di emendamenti al testo delle riforme costituzionali. Giunto il turno dell'emendamento del leghista Candiani, è successo quello che si temeva. Dopo un acceso dibattito sulla possibilità di optare per il voto segreto e le rimostranze del capogruppo PD Luigi Zanda e di altri esponenti della maggioranza verso il Presidente di Palazzo Madama, Pietro Grasso, che lo aveva concesso, il Governo è stato battuto.

Alla fine ha prevalso la segretezza, e a scrutinio terminato è arrivata la sorpresa: l'emendamento è passato con 154 sì, 147 no e 2 astenuti, mandando sotto il Governo che aveva espresso parere negativo assieme alla maggioranza.

La modifica in questione introduce la possibilità, per il Senato, dilegiferare su "materie eticamente sensibili" quali famiglia, matrimonio e bio-testamento.

Imbarazzo nel PD, secondo il quale questo emendamento "crea danno alle battaglie per i diritti civili, costrette al pantano bicameralista", come spiegato dal sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto.

Si passa ora all'esame di un altro tema caldo: il taglio a quota 500 del numero di parlamentari.
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