(Teleborsa) - Cambia la
metodologia di calcolo ma non la sostanza. Il debito dell'Eurozona continua a crescere inesorabilmente nonostante anni di austerity e pulizia dei bilanci, complice un PIL alquanto anemico.
Secondo l'ultima rilevazione dell'Eurostat, l'Ufficio di Statistica europeo, alla fine del
secondo trimestre il
rapporto debito/PIL dell'
Eurozona è salito al 92,7% rispetto al 91,9% dei tre mesi precedenti e al 91,7% del secondo trimestre del 2013.
Stessa musica nell'
Europa dei 28, dove il dato è passato dall'86% all'87%.
Tra i Paesi membri dove è stato possibile applicare i
criteri ESA 2010 che hanno riportato il
debito/PIL più alto figurano
Italia, Portogallo e Irlanda.
L'Italia è tristemente prima con una ratio al 133,8%. E' inoltre la Nazione ad aver registrato l'incremento più consistente (3,1 punti percentuali).
Il
debito/PIL più basso appartiene invece a
Estonia e Lussemburgo.