(Teleborsa) - Gli investitori sono tornati a guardare ai rischi legati alla crisi debitoria europea e, al rallentamento della crescita economica globale, dopo l'ottimismo per le manovre decise dalle banche centrali.
Ieri, il chairman della FED di Filadelfia, Charles Plosser, ha messo in dubbio l'efficacia del QE3, dicendosi persuaso che i piani di stimolo monetario introdotti dalla banca centrale statunitense, non saranno sufficienti per la ripresa dell'economia a stelle e strisce.
Inoltre i dati di oggi sulla vendita di case nuove negli Stati Uniti hanno deluso le attese.
Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones mostra un lieve calo dello 0,12% mentre il Nasdaq cede lo 0,80%. Giù anche il più ampio paniere S&P500 che arretra dello 0,40%.
Intanto nel Vecchio Continente il clima resta negativo, di riflesso ai timori per la Spagna e per la Grecia. L'attenzione è catalizzata in particolare su Madrid, dopo che la banca centrale ha parlato di un peggioramento del PIL e dopo che il premier, Mariano Rajoy, ha confermato che saranno richiesti gli aiuti se necessario.