Facebook Pixel
Milano 19-apr
33.922,16 +0,12%
Nasdaq 19-apr
17.037,65 -2,05%
Dow Jones 19-apr
37.986,4 +0,56%
Londra 19-apr
7.895,85 +0,24%
Francoforte 19-apr
17.737,36 -0,56%

Occupazione, il ministro Poletti sembra essere ottimista

Economia, Welfare
Occupazione, il ministro Poletti sembra essere ottimista
(Teleborsa) - Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, vede qualche spiraglio di luce nei dati sull'occupazione diffusi oggi. Secondo il ministro i dati sull'andamento del lavoro seguono l'andamento altalenante dell'economia. "Dopo l'incremento complessivo di circa 100.000 occupati registrati nei mesi di maggio e giugno, a luglio gli occupati calano di 35.000 unità", spiega Poletti, ricordando che questi sono "gli effetti negativi della coda di una lunga crisi dalla quale il Paese sta faticosamente uscendo, cui si sono aggiunte le turbolenze internazionali che stanno pesando sull'economia di tutti i grandi paesi europei".

L'aumento del tasso di occupazione giovanile, che a luglio cresce dello 0,6% rispetto al mese precedente, "è un dato positivo" per Poletti che ha ricordato poi i dati dell'Isfol sulle attivazioni di nuovi contratti di lavoro nel secondo trimestre dell'anno, che hanno evidenziato una crescita del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e dello 0,7% rispetto al primo trimestre dell'anno in corso.

Secondo il ministro "da questi dati si può ricavare una prima indicazione positiva sulle misure contenute nel decreto lavoro. La semplificazione delle norme sull'apprendistato ha evidentemente favorito un aumento del ricorso a questa tipologia contrattuale particolarmente importante per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro; quella delle norme per il contratto a termine ha prodotto un moderato aumento dell'utilizzo di questo contratto, senza però provocare ripercussioni sul contratto a tempo indeterminato che, al contrario, cresce per la prima volta dopo due anni. Confidiamo che queste tendenze si possano confermare e consolidare nei prossimi mesi. Questo quadro ci conferma l'urgenza di proseguire sulla strada delle riforme che abbiamo intrapreso".
Condividi
```