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Scuola: si dimezzano i flussi migratori da Sud a Nord dei docenti precari

Economia, Welfare
Scuola: si dimezzano i flussi migratori da Sud a Nord dei docenti precari
(Teleborsa) - Sfatato il "mito" dello spostamento di massa dei docenti precari da Sud a Nord.


La rivista Orizzonte Scuola, che in collaborazione con il sito internet Voglioilruolo.it ha elaborato i dati reali dei flussi migratori avvenuti nel 2014, ha segnalato che quest'anno a cambiare provincia di collocazione, nelle oltre 100 graduatorie sparse per l'Italia, in prevalenza abbandonando le aree meridionali, sono stati quasi 40mila aspiranti docenti, per l'esattezza 39.518. Ma "con buona pace del battage mediatico delle ultime settimane - scrive la rivista -, possiamo affermare che i trasferimenti di quest'anno risultano quasi dimezzati rispetto al 2011, quando ben 71.501 docenti optarono per la ricerca di nuove occasioni lavorative al di fuori della provincia di appartenenza".

Cresce, invece, l'età media di chi cambia area di lavoro in cerca d'una cattedra: oggi l'80% ha più di 35 anni e sono triplicati quelli della fascia tra i 55 e i 59 anni.

"Invece di scandalizzarsi perché tanti docenti abilitati pur di insegnare decidono di cambiare provincia - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale dell'Anief e segretario organizzativo Confedir -, sarebbe stato più logico andare a sondare i motivi di questo fenomeno. E si sarebbe scoperto che la maggior parte dei 150mila posti da insegnante tagliati negli ultimi cinque anni figurano proprio al Sud. Cosa avrebbero dovuto fare questi precari? Attendere un decennio ed invecchiare da supplenti, in attesa che i colleghi di ruolo, bloccati in servizio dalla riforma Monti-Fornero, andassero in pensione?".
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