(Teleborsa) - Il combattere nei pressi del luogo dove è
precipitato il volo MH17 della Malaysian Air , abbattuto da un missile terra-aria, ha di nuovo impedito ad investigatori e tecnici, olandesi e australiani, di raggiungere la zona dove si trovano i rottami del Boeing 777 abbattuto.
Gli esperti sarebbero infatti tornati indietro per i grossi pericoli che avrebbero corso, proprio perché
nessuno dei contendenti sul terreno aveva accettato il richiamo alla tregua formulato dai maggiori leader internazionali. L'Osce ha dichiarato che i suoi esperti "sarebbero tornati indietro per motivi di sicurezza".
Truppe governative ucraine sarebbero poi entrate nel comune di Torez, vicino al luogo dello schianto e Shakhtarsk, in una fase di accerchiamento ai ribelli filo-russi, asserragliati a Donetsk e Horlivka, come si apprende da comunicati redatti dal Ministero della Difesa di Kiev.
Gli Stati Uniti accusano apertamente i filo-russi di aver abbattuto il jet malese con un missile terra-aria fornito dalla Russia, uccidendo tutti i 298 passeggeri e l'equipaggio.
Il disastro ha incrinato oltre ogni ragionevole limite, il già logoro
rapporto tra Russia e Stati Uniti ; la peggior situazione di stallo diplomatico tra le due ex superpotenze dopo la fine della Guerra Fredda. Il presidente russo Vladimir Putin nega fermamente che il suo governo stia aiutando i secessionisti.
Fonti interne al governo tedesco fanno poi sapere che la Germania vorrebbe che l'Unione europea sia pronta a valutare un eventuale inasprimento delle sanzioni irrogate alla Russia, seguendo la
linea già disegnata dagli Stati Uniti .