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Torna in auge il mercato dei junk bond

Economia
Torna in auge il mercato dei junk bond
(Teleborsa) - Il trading automatico sui junk bonds sta vivendo un momento difficile, segno evidente che per mantenere dei soddisfacenti margini di guadagno e per non lasciarsi scappare quote di questo redditizio mercato, le grandi banche devono mantenere operative intere squadre di operatori.

Deutsche Bank ha trascorso un intero anno per ricostruire la sua squadra operativa a Wall Street, reimpostata per occupare fino a nove persone, diverse delle quali provenienti da Citigroup.

Le banche stanno lottando per compensare la loro necessità di ridurre i bilanci a causa di nuove normative fiscali, ma nello stesso tempo stanno anche cercando di mantenere la loro posizione in attività ad alta intensità di capitale. In questo senso, quelle sul debito speculativo possono essere particolarmente redditizie in tempi di crisi.

Il prossimo anno i prezzi dei "titoli di spazzatura" potrebbero continuare a muoversi con grosse escursioni, stimolati prevalentemente dal calo del greggio e dal grosso indebitamento delle imprese energetiche.

Il mercato globale dei junk bonds quest’anno ha chiuso con performance risicate, pari all'1,9%, dopo aver ottenuto un 18,6% in media nel corso dei cinque anni fino al 2013, per lo stimolo senza precedenti indotto dalle Federal Reserve che ha alimentato la domanda di attività rischiose.

La Fed, naturalmente, parlando anche di iniziare ad alzare i tassi di interesse il prossimo anno, può solo aggiungere ulteriore volatilità a questo particolare segmento di mercato e questo, per i trading desk, significa "profitto".

Il business sui junk bond rimane un attraente, perché in buona parte la negoziazione del debito illiquido, di solito avviene ancora attraverso semplici telefonate e contatti personali. Ciò contrasta con i 12.000 miliardi di dollari di debito americano che per il 60% vengono scambiati su piattaforme elettroniche.

Le banche di Wall Street si stanno attrezzando per ulteriori turbolenze nel prossimo futuro e in un contesto del genere il mercato dei titoli spazzatura rimane, almeno per ora, un luogo dove la volatilità dovrebbe rimanere un vantaggio per gli operatori alla ricerca di grossi margini di profitto.
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