(Teleborsa) - L'attuale situazione di stallo tra la Russia e Stati Uniti condivide le caratteristiche della guerra fredda, tra cui una profonda sfiducia reciproca. Ci sono però anche grandi differenze, con quel periodo per certi aspetti irripetibile.
Alcuni analisti russi ed europei sostengono che la guerra fredda non può ripetersi, perché la Russia non ha un'ideologia seducente come il comunismo e perché il suo esercito appare debole; ma c’è anche l’evidenza di una maggiore integrazione con il resto del mondo da parte dei suoi ex alleati o paesi satellite.
La contro-argomentazione, proposta dal
professore della Columbia University, Robert Legvold, è che pur essendo diverso lo scenario di fondo, i rapporti tra Russia e USA vengono riproposti in modo eguale a quelli perduranti nel periodo della vera guerra fredda.
Ecco perché la Russia mantiene ancora un vasto arsenale nucleare, così come la volontà e mezzi militari di essere una superpotenza regionale.
Una dottrina che rivendica il diritto di intervenire militarmente ovunque vivano i russi e che rende palpabile il rischio di gravi escalation.
Oggi, pur non avendo un’ideologia da offrire la mondo, la Russia di
Putin ha trovato acquirenti per un concetto di "democrazia gestita" e valori conservatori che competono con quelli democratici e liberali dell’occidente.
Così, accordi diplomatici per ridurre il rischio di guerre indesiderate, come al tempo della guerra fredda, possono essere ancora necessari.