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Preoccupazione generale per i dati sul commercio

Economia
Preoccupazione generale per i dati sul commercio
(Teleborsa) - Innumerevoli i commenti da parte delle varie associazioni di categoria al deludente dato sulle vendite al dettaglio diffuso stamane dell'Istat.



La Coldiretti rileva che due italiani su tre hanno ormai tagliato la spesa in qualità e quantità, con pesanti effetti su tutta la filiera agroalimentare dal campo alla tavola.
"Le difficoltà economiche hanno obbligato gli italiani a tagliare anche la spesa con tre milioni di famiglie costrette a fare acquisti negli hard discount, in aumento del 48 per cento rispetto all'inizio della crisi", spiega la principale organizzazione degli imprenditori agricoli.

Il Codacons, invece, torna a ribadire che "il bonus da 80 euro introdotto in busta paga dal Governo Renzi si è rivelato un clamoroso flop".
Il settore del commercio "sta vivendo una crisi gravissima - dichiara il presidente dell'Associazione dei consumatori, Carlo Rienzi - a causa dell'impoverimento delle famiglie e della costante riduzione del potere d'acquisto dei cittadini, che non riescono più a comprare. Gli effetti di tale stato di cose per l'economia italiana sono devastanti: solo nei primi 6 mesi del 2014, si sono registrati più di 8.000 fallimenti di imprese, con un incremento del 10% rispetto al 2013, e il settore più colpito è stato proprio quello del commercio".

Della stessa idea Federdistribuzione che parla di un preoccupante calo delle vendite al dettaglio. Il presidente dell'organismo che rappresenta le imprese distributive, Giovanni Cobolli Gigli, sostiene che i dati di giugno "testimoniano come il bonus di 80 euro in busta paga, erogato alla fine di maggio, al momento non ha portato ancora risultati apprezzabili in termini di ripresa delle vendite, complice il potere d'acquisto pesantemente eroso dalla crisi economica e la forte incertezza fiscale che pesa sulle famiglie italiane".

"Le misure prese fino ad oggi non hanno prodotto gli effetti sperati sui consumi e non sono state idonee a sostenere la fiducia delle famiglie, in calo anche ad agosto", spiega l'Ufficio Studi Confcommercio, confermando l'insufficienza dell'effetto del bonus da 80 euro.
Alla luce di questi andamenti "è presumibile che anche la seconda parte del 2014 possa mancare l'appuntamento con la ripresa economica, confermando, dunque, l'urgenza di interventi più incisivi che ridiano fiducia ad imprese e famiglie e si traducano in un effettivo miglioramento della domanda".
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