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Venezuela, lo spettro del default si allontana ma il Bolivar va a picco

Economia
Venezuela, lo spettro del default si allontana ma il Bolivar va a picco
(Teleborsa) - Il Venezuela andrà in default,come prospettato da alcuni economisti, o riuscirà a risollevarsi da quella che si prospetta come una delle peggiori crisi nella sua storia?
Se lo domandano in molti, alla luce di una situazione a dir poco nebulosa.

Ieri i bond venezuelani hanno recuperato parte delle corpose perdite sui mercati emergenti dopo che il Presidente Nicolas Maduro ha allontanato le speculazioni circa l'imminente vendita degli asset statunitensi della Citgo, promettendo azioni per rafforzare il colosso petrolifero di Stato, da sempre importante garanzia per i creditori di Caracas.

Nonostante questo, l'economia del Venezuela continua ad inviare segnali di SOS. L'ultimo arriva dal mercato del cambi. La banconota da 100 bolivar vale ora appena 1 dollaro, quella da 2 bolivar solo 2 centesimi di dollaro. Questi valori si riferiscono al mercato nero al quale ricorrono moltissimi cittadini per prendere dollari e che costituisce un importante benchmark anche per il business locale.

Il gap tra il mercato nero e quello ufficiale è talmente ampio che il Venezuela è allo stesso tempo il Paese più economico e costoso al mondo.

Un hamburger costa 2,16 dollari al mercato nero, 32,50 dollari a tassi di cambio ufficiale. Questo significa che coloro che hanno accesso ai biglietti verdi hanno vantaggi enormi rispetto a chi guadagna in Bolivar.

Quest'anno l'economia del Paese dovrebbe contrarsi del 2-3% a fronte di un'inflazione che ha abbondantemente superato il 60%.
Sembra inoltre che vi sia carenza di tutto, dai beni alimentari a farmaci chemioterapici.

Per ora il Governo minimizza, mentre la Banca Centrale venezuelana si è limitata ad apparizioni sporadiche.
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