(Teleborsa) - Sviluppi imprevisti per i Tango Bond argentini? A sorpresa è stata convocata per stasera alle 21, a New York,
un'udienza del temutissimo giudice Thomas Griesa, il cui giudizio ha di fatto portato ad un
secondo default dell'Argentina nel giro di un decennio.
L'udienza è stata convocata da Griesa, ma su richiesta dai legali di uno degli hedge fund americani coinvolti nella vicenda, che si erano rifiutati di aderire alla ristrutturazione del lontano 2001, che comportò pesanti perdite per gli investitori.
A motivare l'udienza è stato
l'annuncio fatto dalla Presidente Christina Fernandez in televisione, di aver chiesto formalmente al Parlamento il permesso a rimborsare i Tango bond governati da leggi straniere. La decisione mira ad aggirare il congelamento imposto dal giudice statunitense, versando i fondi presso una banca argentina anziché presso la depositaria New York Bank Mellon.
Infatti, il giudice Griesa aveva intimato a Buenos Aires di rimborsare i titolari di bond che non avevano aderito nel 2001, prima di poter rimborsare le cedole ed il capitale ai detentori di bond ristrutturati. Questo aveva messo in stallo l'Argentina, comportando tecnicamente il default.
Ora, bisognerà capire se il giudice di Manhattan, stasera, sarà conciliante con l'Argentina, o se invece, più probabilmente, accuserà Buenos Aires di "contempt of court", ovvero di aver disobbedito o essere stata irrispettosa nei confronti della corte.