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L'Europa resiste al crollo degli oil dopo le decisioni OPEC

Commento, Finanza
L'Europa resiste al crollo degli oil dopo le decisioni OPEC
(Teleborsa) - Seduta positiva per Piazza Affari e per le altre borse europee, oggi orfane di Wall Street, rimasta chiusa per il Thanksgiving.

I mercati hanno beneficiato delle parole del numero uno della BCE, Mario Draghi sull'idea di nuovi stimoli non convenzionali per sostenere l'economa.

Sotto i riflettori anche la riunione dell'OPEC a Vienna, che ha deciso di non tagliare la produzione di petrolio, nonostante il crollo dei prezzi dell'oro nero, che sulla notizia hanno accentuato la flessione. Il Light Sweet Crude Oil ha toccato 68,97 dollari per barile.

Piazza Affari ha poi brindato all'esito dell'asta di BTP che ha fatto il pieno, ma non solo ha anche portato i rendimenti del BTP decennale ai minimi storici, al 2,07%, mentre lo Spread si è attestato a 137 punti base.

Cauto l'Euro / Dollaro USA mentre l'Oro registra un calo dello 0,58%.

Tra i listini europei, Francoforte mostra un rialzo dello 0,60%, Londra riporta un misero -0,09%, mentre Parigi segna un piccolo aumento dello 0,20%.

Segno più in chiusura per il listino italiano, con il FTSE MIB in aumento dello 0,81%; giornata di guadagni per il FTSE Italia All-Share che termina la giornata a 21.199 punti. In rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+1,26%), come il FTSE Italia Star (0,7%).

Il controvalore odierno degli scambi in Borsa di Milano resta attorno ai livelli della vigilia: dai dati di chiusura, risulta infatti che il controvalore totale è stato pari a 2,32 miliardi di euro, con una variazione dello 0,07%, rispetto ai precedenti 2,33 miliardi; i contratti si sono attestati a 194.033, rispetto ai precedenti 204.344.

A fronte dei 223 titoli trattati, 67 azioni hanno chiuso in ribasso. Per contro 150 azioni hanno portato a casa un incremento. Poco mosse le altre 6 azioni del listino italiano.

In buona evidenza a Milano i comparti Chimici, con un +2,58% sul precedente, Vendite al dettaglio (+2,03%) e Telecomunicazioni (+1,98%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono registrati sui settori Materie prime (-3,58%) e Petroliferi, che ha riportato una flessione di 2,13% sulla non decisione dell'OPEC.

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, su di giri World Duty Free (+3,71%) seguita da Atlantia, che vanta un incremento del 3,17%.

Bene le banche, con il Banco Popolare che sale del 2,51% e la Banca Popolare dell'Emilia Romagna che vanta un incisivo incremento del 2,51%.

Tra i più forti ribassi, invece, tonfo dei petroliferi sul crollo del prezzo dell'oro nero dopo la riunione del'OPEC a Vienna. Saipem, che mostra una caduta del 4,85%, Tenaris registra un importante calo del 3,61% mentre ENI segna un ribasso dell'1,96%.
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