(Teleborsa) - La
Banca Centrale Europea ha da tempo formulato raccomandazioni su come l'economia europea potrebbe funzionare meglio. Ora sarebbe opportuno tenere qualche consiglio per sé.
Nel lungo elenco delle cose da fare proposte da
Mario Draghi è incluso l’acquisto di nuovi asset e l’assunzione della vigilanza diretta del sistema bancario.
Ora, per quanto riguarda i processi di revisione interna, il presidente Mario Draghi ha invitato la società di consulenza
Egon Zehnder a rivedere le procedure della BCE per migliorarne l'efficienza, come riferiscono fonti all’istituzione di Francoforte. Lo studio è iniziato quest'anno con un sondaggio e alcune interviste con alti dirigenti del personale.
Sedici anni dopo la sua fondazione, come banca per sovrintendere la complessa gestione della moneta unica, i doveri della Banca Centrale sono andati ben aldilà dell’euro e della politica monetaria pura.
La recensione di Egon Zehnder rispecchia un esercizio fatto per la
Bank of England, poi ripreso dal neoeletto governatore Mark Carney, da McKinsey nel 2013, che suggerì di fondere i servizi e migliorare il coordinamento interno.
Egon Zehnder ha presentato i risultati preliminari dalla "revisione a 360 gradi" per la gestione della Banca Centrale Europea, sulle questioni a cui è stato chiesto di intervenire; dalla struttura organizzativa fino ad arrivare alla leadership.
Il processo continuerà nei prossimi due mesi con ulteriori incontri per formulare proposte concrete per il cambiamento, aggiungendo che il mandato non comprende l'esame sulle questioni di bilancio.