(Teleborsa) -
Mikail Khodorkovsky, l’ex magnate del petrolio a capo della
Yukos, che ha trascorso dieci anni nelle carceri russe per frode fiscale, aveva messo in passato una seria ipoteca sulla leadership dell'opposizione alla politica del presidente
Vladimir Putin.
Khodorkovsky, che vive in esilio in Svizzera dal suo rilascio, avvenuto lo scorso dicembre, ha invitato i suoi sostenitori per influenzare le
elezioni parlamentari nazionali che si terranno nel 2016, tentando quindi di riprendere in mano il suo movimento,
Open Russia.
Nelle interviste con i media europei, tra cui il francese
Le Monde, lo spagnolo
El Pais e il tedesco
Der Spiegel, ha scommesso che Putin soccomberà e lascerà anticipatamente la scena politica nazionale.
Ieri l'opposizione, Open Russia, ha organizzato il suo più grande evento dal 2012, da quando cioè Putin è tornato al Cremlino, dopo quattro anni come primo ministro.
La sua popolarità da allora è diminuita, condizionata dal conflitto in
Ucraina, dove il governo, secondo l’opposizione ha fatto dei grossi errori. Questo è proprio il punto cruciale che l’opposizione vuole evidenziare, poiché questi errori strategici, dal punto di vista economico, sarebbero costati molto cari alla Russia e la gente finirà per rendersene conto. Questa è l’analisi consegnata da Khodorkovsky alle pagine del quotidiano spagnolo El Pais.
"Khodorkovsky ha cambiato la sua idea di politica, convinto che gli errori in Ucraina da parte di Putin, abbiano spostato gli equilibri a suo favore", ha detto
Igor Bunin, responsabile del Centro per le tecnologie politiche a Mosca. "Tuttavia, è necessaria una grave crisi politica per far cadere Putin e portare il suo movimento al potere."