(Teleborsa) -
RCS ha raggiunto l'intesa con le banche per la riduzione del costo del debito e per l'aumento della flessibilità nei principali termini del contratto di finanziamento.
Il gruppo editoriale, spiega in una nota, che si tratta di "un'intesa, non ancora formalizzata, in attesa della positiva conclusione del necessario iter autorizzativo degli organi deliberanti di talune delle banche finanziatrici, per la modifica di taluni termini e condizioni del contratto di finanziamento sottoscritto il 14 giugno 2013 con Intesa Sanpaolo, UBI Banca, UniCredit, Bnp Paribas Succursale Italia, Banca Popolare di Milano e Mediobanca) e Banca Imi quale Banca Agente dell'importo originario massimo complessivo pari a 600 milioni".
Nella stessa nota, RCS annuncia di aver riportato un utile semestrale negativo per 70 milioni di euro, in miglioramento rispetto al rosso di 125,4 milioni del primo semestre 2013. L'indebitamento finanziario netto si è attestato a 518,2 milioni, in aumento rispetto ai 474,3 milioni di fine 2013.
I ricavi consolidati sono scesi del 5,6% a 611,1 milioni mentre l'ebitda pre oneri e proventi non ricorrenti è negativo per 4,2 milioni.
Quanto all'outlook, RCS prevede per il 2014 ricavi sostanzialmente stabili rispetto al 2013 e rispetto alle precedenti ipotesi di lieve crescita. Confermato, in assenza di un'ulteriore e significativa contrazione dei ricavi pubblicitari, l'obiettivo di "triplicare l'ebitda ante oneri non ricorrenti rispetto al 2013, anche grazie a efficienze per oltre 70 milioni, superiori al target annuo di 50/60 milioni precedentemente comunicato".