(Teleborsa) - Non si placa l'indignazione dei sindacati per
quanto accaduto ieri agli operai dell'AST Terni, che sono stati caricati dalla polizia, mentre manifestavano contro i tagli imposti dal piano dell'acciaieria, controllata dalla tedesca
Thyssenkrupp. Durissima la reazione della leader della CGIL, Susanna Camusso, all'indomani dell'incidente. A Radio Anch'io, la sindacalista ha dichiarato che Renzi "dovrebbe provare ad abbassare i manganelli dell'ordine pubblico".
La vicenda è sfociata oggi in Parlamento, dove il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha risposto ad una interrogazione in proposito. "Serve un senso di responsabilità di tutti per evitare una scintilla che rischierebbe di innescare pericolose derive", ha detto il Ministro in Senato, esprimendo "amarezza" per quanto accaduto ed anche "solidarietà" nei confronti degli operai e poliziotti feriti".
Sta di fatto che la questione del lavoro e degli esuberi sta creando gravi tensioni a livello sociale, cosicché Alfano ha annunciato che verrà istituito un tavolo permanente per gestire le manifestazioni. Poi, a proposito delle accuse di violenza da parte della polizia, il Ministro ha escluso che vi sia una "linea di estrema durezza" impartita alle forze di polizia e che "nessuno vuole manganellare" i lavoratori che manifestano.
Intanto, il Premier Matteo Renzi ha incontrato a Palazzo Chigi gli operai dell'AST ed i sindacati, promettendo: "Faremo le verifiche e poi gli atti saranno conseguenti". A quanto pare Renzi ha chiesto di "non strumentalizzare Terni" e di portare avanti la vertenza senza strumentalizzazioni politiche.
Il Ministro dello Sviluppo Federica Guidi, che era con lui all'incontro, ha convocato un tavolo azienda-sindacati per il 6 novembre prossimo.