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Sparatoria dentro night gay in Florida: Oltre 50 morti. Il killer ucciso dalla polizia. Isis rivendica ma dubbi

Sparatoria dentro night gay in Florida: Oltre 50 morti. Il killer ucciso dalla polizia. Isis rivendica ma dubbi
(Teleborsa) - Almeno 50 morti e oltre 50 feriti, alcuni in modo molto grave, in Florida per una sparatoria all’interno di un night gay di Orlando. Si tratta della più grave strage con armi da fuoco mai compiuta negli Stati Uniti. Isis rivendica: l'attacco è opera nostra, ma non si esclude il movente omofobo. L’autore della strage, che avrebbe agito da solo, ma sono ormai certi stretti legami con l'Isis, è stato poi ucciso dalla polizia. Si chiama Omar Mateen, 30 anni, nato negli Usa da genitori afgani. Sembra che l'uomo avesse giurato fedeltà al califfato e che lui stesso dall'interno del night abbia telefonato alla polzia rivendicando l'azione organizzata appunto d'intesa con l'Isis per il periodo del Ramadam. L’assalitore, dopo aver compiuto la strage, si era barricato all’interno del locale tenendo per diverse ore in ostaggio numerose persone. Appello dell'FBI ai testimoni di presentarsi. La Florida ha dichiarato lo stato di emergenza.



Omar Mateen era entrato nel locale gay, il Pulse Club, intorno alle 02:00 del mattino, le 08:00 in Italia, cominciando immediatamente a sparare contro i giovani che stavano ballando. In un primo momento sembrava si fosse trattato di un gesto isolato, anche se polizia e Fbi non avevano escluso un’azione terroristica di matrice islamica. Il padre di Omar Mateen dopo la strage: "Il movente religioso non c'entra nulla, ha visto due gay che si baciavano a Miami un paio di mesi fa ed era molto arrabbiato. Siamo scioccati come il resto dell'America".

Durante la sparatoria, un giornalista di una Tv locale che stava trasmettendo in diretta nelle vicinanze del locale aveva udito una forte esplosione. Si è in seguito appreso che si era trattato di un rudimentale ordigno fatto brillare dalla polizia intervenuta per l’attacco al nigth club. La polizia ha poi confermato la notizia, precisando che l'assalitore aveva un fucile, una pistola e addosso un ordigno esplosivo. Un altro ordigno, quello fatto brillare dalle squadre anti terrorismo, era nell'auto dell'uomo. Il presidente Obama, subito informato di quanto stava accadendo in Florida, ha espresso la propria solidarietà alle famiglie delle vittime.

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