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Salvini e Di Maio vanno avanti nonostante le agenzie di rating

E' una buona Manovra e andremo fino in fondo - ha ribadito ancora una volta il ministro dell'Interno

Economia
Salvini e Di Maio vanno avanti nonostante le agenzie di rating
(Teleborsa) - Neanche i giudizi severi delle agenzie di rating fermano il Governo Conte. L'Esecutivo "andrà avanti nonostante le agenzie di rating, i commissari europei e qualche incomprensione interna - ha replicato il vicepremier Matteo Salvini dopo il taglio del rating dell'Italia da parte di Moody's a Baa3, appena al di sopra del cosiddetto "livello spazzatura" - . Faccio esercizio yoga per superarli - ha replicato il capo della Lega scherzando - . Siamo qui per rispondere ai problemi degli italiani, non per far saltare i governi né per farci impaurire dalle agenzie di rating che in passato hanno clamorosamente dimostrato di fallire i loro giudizi come falliranno questa volta. E' una buona Manovra e andremo fino in fondo" - ha ribadito ancora una volta il ministro dell'Interno.

Tira dritto anche l'altro vicepremier Luigi Di Maio. "A nome del Governo smentisco che si sia pensato a una riduzione del deficit che resta al 2,4%. Se dovessimo ridurlo non avremmo la riforma alla Fornero, il reddito di cittadinanza. Il responso di Moody's lo accolgo con un grande sorriso, ce l'aspettavamo. Ad ogni modo si parla di un Italia con un risparmio solido".

Seriamente preoccupato per il declassamento il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, spiegando che "se le agenzie di rating abbassano ancora di un altro livello la valutazione del nostro Paese la BCE non può più acquistare titoli di Stato".

Turbato anche il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che chiede al Governo di correggere la Manovra altrimenti "la partita è persa. E' evidente che sia la lettera della Commissione europea che il declassamento erano nelle cose. La sfida che il governo deve fare propria è sulla crescita, spiegare l'analisi di impatto di questa Manovra, evidentemente correggerla, postando più risorse sulla crescita".

Più rilassato il ministro Paolo Savona, secondo il quale il debito è solvibile e non ci sono rischi di default.
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