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MPS, nei primi nove mesi perdita netta di 849 milioni di euro

I crediti deteriorati netti sono scesi di 1,6 miliardi da inizio anno

Economia, Finanza
MPS, nei primi nove mesi perdita netta di 849 milioni di euro
(Teleborsa) - E' stata una lunga e impegnativa giornata quella di ieri per MPS che ha visto riunirsi il CdA. Il Board ha approvato il primo Piano Industriale dell'era Morelli e ha esaminato i risultati al 30 settembre.



MPS archivia i primi nove mesi dell'anno con una perdita netta di 849 milioni di euro. "Sul risultato - spiega la nota che accompagna i conti- hanno impattato le rettifiche straordinarie su crediti di 750 milioni di euro contabilizzate nel terzo trimestre".

In totale le rettifiche su crediti sono state di 2,02 miliardi di euro, che includono la componente straordinaria. In assenza di questa componente si sarebbero attestate a 1,27 miliardi di euro, in diminuzione del 10,1% su anno.

I crediti deteriorati netti sono scesi di 1,6 miliardi da inizio anno.

Il risultato operativo lordo pari a 1,488 miliardi di euro, con margine di interesse che risente del calo dei tassi e della riduzione dei volumi degli attivi fruttiferi, solo in parte compensato dalla riduzione del costo e dei volumi della raccolta, commissioni in crescita e continua riduzione dei costi.

Tra i principali risultati consolidati del Conto Economico dei primi nove mesi del 2016, la banca annuncia, un margine di interesse pari a 1,519 miliardi di euro in flessione dell’11,6% su anno, per effetto soprattutto della dinamica negativa degli attivi fruttiferi.

Le Commissioni nette sono state pari a 1,40 miliardi di euro, in crescita del 3,2% su anno grazie all'aumento dei proventi dei servizi di pagamento ed alla ottimizzazione.

I dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a circa 67 milioni di euro.


Il risultato netto da negoziazione/valutazione di attività finanziarie è pari a circa 420 milioni di euro.

Gli oneri operativi pari a 1,9 miliardi, in calo dell’1,9% su anno.

Le spese del personale sono pari a circa 1,239 miliardi di euro in calo dell’1,4% a/a
per effetto della riduzione degli organici ma soprattutto di benefici “una tantum”, contabilizzati nel secondo trimestre.

Le altre spese amministrative, pari a circa 533 milioni di euro, sono in flessione del 3,9% a/a grazie alle continue iniziative di contenimento strutturale dei costi ed ai minori oneri di natura legale.








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