(Teleborsa) - L'Europa come sempre viaggia controcorrente rispetto agli Stati Uniti, ma stavolta la
decisione presa dalle autorità continentali in relazione alle
connessioni internet potrebbe creare gravi distorsioni ed
accrescere il gap tecnologico fra Stati Uniti ed Europa.
Il tema è sempre quello della
net neutrality, contro la quale si era scagliato il Presidente americano Barack Obama, riuscendo finalmente a
far bocciare dall'Authority federale per le comunicazioni (FCC) la proposta di un internet a due velocità.
Tutto ciò è avvenuto venerdì scorso e a distanza di così pochi giorni la notizia è ancora fresca, anche perché è ancora in corso il dibattito sul tema. Invece, secondo il Financial Times, le
autorità europee starebbero valutando lo stesso piano, ma con risultati diametralmente opposti, a favore della creazione di un
internet a due velocità, una di classe A a favore delle aziende, l'altra di classe B per i privati.
Perché questa differenza? A sostegno della scelta effettuata dalla
Casa Bianca c'è la
parità di diritti e la considerazione che Internet è un
"servizio di pubblica utilità". Ben diversa la valutazione dell'
UE, che sembrerebbe invece dare più importanza al
principio dell'efficienza. Secondo le autorità europee, infatti, la creazione di una corsia preferenziale non può che
creare vantaggi per le aziende che ne usufruiscono e per le società che gestiscono i servizi,
stimolando gli investimenti, grazie ai maggiori profitti.
A questo punto non resta che da aspettare che la proposta transiti per l'Europarlamento, dove si prepara una dura battaglia fra le autorità liberali e coloro che si fanno portabandiera dell'assoluta libertà della rete.