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Genova, Toninelli: "Vertici Autostrade si dimettano. Al via procedura revoca concessioni"

Primo attacco della politica ad Autostrade che ieri è scivolata in Borsa per i timori di responsabilità nella tragedia

Finanza, Trasporti
Genova, Toninelli: "Vertici Autostrade si dimettano. Al via procedura revoca concessioni"
(Teleborsa) - A neanche ventiquattro ore dalla tragedia e con molte persone ancora sotto le macerie inizia la polemica sul disastro di Genova e cominciano ad emergere presunte responsabilità.

Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, atteso stamattina nel capoluogo ligure assieme ai vicepremier Salvini e Di Maio, ha già messo alla berlina la società Autostrade, titolare delle concessioni e, dunque, responsabile della manutenzione del ponte crollato.

"I vertici di Autostrade per l’Italia devono dimettersi prima di tutto", ha detto il titolare delle Infrastrutture, aggiungendo "annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro".

"Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato", ha affermato Toninelli, dopo aver rimarcato "alle società che gestiscono le nostre autostrade sborsiamo i pedaggi più cari d’Europa mentre loro pagano concessioni a prezzi vergognosi".

Poi, Toninelli ha annunciato che, per quanto riguarda Genova, verrà usato il Fondo Emergenze della Protezione civile per ripristinare la viabilità ordinaria, prendendo in considerazione anche la possibilità di prolungare fino a Voltri la "Strada a mare". Per la ricostruzione del ponte Morandi verranno poi utilizzate le risorse del Piano economico e finanziario di Autostrade, da discutere eventualmente a settembre, e altre risorse non impegnate e prese da due fondi dedicati in parte a interventi infrastrutturali.

"Ci sarà un vero e proprio piano Marshall per la messa in sicurezza delle nostre infrastrutture, molte delle quali sono state costruite negli anni '60 e '70", ha concluso il Ministro, precisando che è doveroso "usare i soldi pubblici per la manutenzione di queste arterie vitali", piuttosto che "sprecarli in mastodontiche opere inutili".

L'effetto della tragedia del Ponte Morandi ha già prodotto effetti ieri in Borsa, dove il titolo Atlantia, società controllante di Autostrade per l'Italia, ha lasciato sul terreno il 5,4%.
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