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IATA lancia allarme sul trasporto vaccini

Insufficiente il numero di aerei cargo e pochi aeroporti attrezzati per la catena del freddo

Economia
IATA lancia allarme sul trasporto vaccini
(Teleborsa) - La IATA, l’associazione internazionale delle compagnie aeree, lancia l’allarme sulla capacità di trasporto dei vaccini anti-Covid. A fronte della disponibilità effettiva di mille aeromobili adeguati a trasferire questo tipo di carico, è stato calcolato che ne servirebbero 8mila.

Dal momento che occorrerà somministrare una doppia dose per ciascuno individuo, da una ricerca Dhl-McKinsey emerge che potrebbero servire 15 mila voli effettuati con aerei widebody cargo. Allo stato attuale – secondo la IATA - non si è in grado di garantire la distribuzione a tappeto del vaccino.

A ciò di aggiunge il nodo degli aeroporti, pochi dei quali già attrezzati per garantire la rete del trasporto con temperatura al di sotto dei -18°C. La sfida più grande riguarda il vaccino di Pfizer-BioNtech che richiede una temperatura costante di conservazione a -70 °C.

Se si partisse oggi, solo 25 Stati sarebbero in grado di assicurare la catena logistica che coprirebbe 2,5 miliardi di persone, per la metà in Cina. Pfizer, che si riprometteva di distribuire 100 milioni di dosi del vaccino entro il 2020, riuscirà a smistarne la metà, mentre ne garantisce un miliardo nel 2021.
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