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L'Olanda si schiera tra gli euroscettici? No all'accordo UE-Ucraina

Economia, Politica
L'Olanda si schiera tra gli euroscettici? No all'accordo UE-Ucraina
(Teleborsa) - Bruxelles inizia a tremare seriamente. Secondo molti il "no" dell'Olanda all'accordo UE-Ucraina è l'inizio della fine dell'Unione Europea. Questa, infatti, potrebbe essere la prova generale del voto di giugno sulla Brexit.
Schiacciante la vittoria dei "no" all'accordo, con una maggioranza del 61,1%, mentre il quorum ha superato il 32% rendendo valido il risultato (30% la soglia).
"L’accordo non può essere ratificato com'è attualmente", ha dichiarato il primo ministro olandese Mark Rutte.

L'Olanda, paese che assicura la presidenza semestrale del Consiglio UE, si stacca così dall'Unione Europea, visto che questo referendum consultivo ha di fatto bocciato l'accordo di associazione UE-Ucraina già entrato in vigore lo scorso primo gennaio, e ratificato da tutti i 28 tranne che dall'Aja.

A caricare gli euroscettici soprattutto la minaccia di un ingresso dell'Ucraina nell'UE e la possibilità che migliaia di immigrati ucraini possano invadere l'Olanda.

Preoccupato il presidente della Commissione UE, Jean-Claude Juncker, secondo il quale la vittoria del no a questo referendum "potrebbe aprire la strada a una crisi europea". Secondo il deputato di estrema destra olandese Geert Wilders, tale risultato rappresenta "una mozione di sfiducia del popolo contro le elite di Bruxelles e dell'Aia".
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