(Teleborsa) -
Il caso Alfano, come per miracolo si sgonfia, ricompattando i
ribelli di Ncd, che
si mormorava volessero remare verso il centrodestra berlusconiano mettendo a rischio la stabilità del Governo Renzi. Per ora neanche a parlarne. L'obiettivo resta il
referendum costituzionale di settembre.
La vicenda che ha imbarazzato il titolare del Viminale, nei giorni scorsi, a causa del coinvolgimento del fratello nell'
operazione Labirinto, avrebbe potuto essere una
miccia per far saltare l'esecutivo, ancor prima di arrivare al voto di settembre. I centristi ribelli, soprattutto l'area governata da
Renato Schifani, avrebbero potuto cogliere l'attimo e mettere a rischio la prosecuzione del governo già con il voto sugli
Enti locali la prossima settimana in Senato. Ma non andrà così.
"Vorrei ricordare come fino ad oggi il gruppo di Ap in Aula si è sempre dimostrato responsabile e compatto, e non ha mai dato luogo ad atteggiamenti ambigui e non in linea con il palese sostegno al governo", ha affermato lo stesso Schifani, smentendo un'imboscata.
"Questo tema proprio non esiste. E il sostegno Ncd ad Alfano è assolutamente compatto", ha detto seccamente il Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin.
E per coronare il sostegno al Ministro dell'Interno è intervenuto oggi il
Premier Matteo Renzi, indirettamente, si intende,affermando che il governo oggi è a Fermo per rendere omaggio alla vittima del razzismo. In realtà alla cerimonia di Fermo, per rappresentare l'esecutivo, c'è proprio
Alfano, che parla di
"giorni di infinita tristezza".