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Settore commercio concorde: consumi in ripresa, ma dinamica resta fragile

Confesercenti: "Italia maglia nera in Europa: le famiglie italiane spendono oggi 17 miliardi di euro in meno rispetto al 2007"

Economia
Settore commercio concorde: consumi in ripresa, ma dinamica resta fragile
(Teleborsa) - Prosegue nel mese di ottobre la crescita tendenziale delle vendite al dettaglio, confermando la dinamica positiva osservata a partire dal mese di giugno. Lo rileva l'Istat che stima per il mese in oggetto un calo congiunturale dello 0,2%, sia in valore sia in volume. Come sempre, arrivano i commenti ai dati che pur registrando piccoli passi avanti sottolineano che il quadro generale è ancora troppo fragile.

Federdistribuzione: boccata d'ossigeno per i consumi - "Anche per il mese di ottobre si rileva una crescita delle vendite al dettaglio, che conferma la scia positiva cominciata questa estate - osserva Claudio Gradara, Presidente di Federdistribuzione - Un risultato che dà una boccata di ossigeno al commercio e che mitiga l'andamento altalenante che ha caratterizzato i primi mesi dell'anno. Il dato dei primi 10 mesi del 2019 si attesta così ad un +0,7%, un risultato in ripresa rispetto al 2018 (+0,1%) ma ancora modesto, indicatore di un'incertezza ancora diffusa negli acquisti".

Confcommercio: famiglie prudenti mantengono vitalità consumi - "La domanda delle famiglie continua a muoversi con molta prudenza, senza assumere, tuttavia, inclinazioni recessive. Infatti, nei primi dieci mesi del 2019 l'indice delle vendite cresce a volume dello 0,7%, evento che, in un contesto di completa stagnazione, costituisce un risultato davvero apprezzabile". Questo il commento dell'ufficio studi Confcommercio. "Le fragilità dentro il mondo dei consumi - prosegue la nota - sono rivelate, piuttosto, dalle differenti dinamiche che contraddistinguono formule e formati. All'ottimo andamento del commercio elettronico fanno da contrappunto le deludenti performance della sede fissa, all'interno della quale i negozi di prossimità sono palesemente in crisi mentre i discount crescono a buon ritmo".

Confesercenti, Italia maglia nera in Europa - "Dopo dodici anni, la crisi dei consumi non è ancora stata archiviata: le famiglie italiane spendono oggi 17 miliardi di euro in meno rispetto al 2007. E nel 2019 la spesa ha rallentato di nuovo: nei primi sei mesi dell'anno è diminuita di 43 milioni di euro, e l'anno si chiuderà con una dinamica più bassa di mezzo punto rispetto agli altri grandi paesi europei. Questi i dati diffusi da Confesercenti in occasione della Convention 2019 organizzata dall'associazione di piccole e medie imprese a Venezia.

A non aver recuperato sono soprattutto le spese per i trasporti (-12% rispetto al 2007), quelle per cibi e bevande (-6%) e per la moda (-4%). Profondo rosso per l'abbigliamento: la spesa delle famiglie per il vestiario è quella che è stata tagliata per prima, per un totale di oltre 2 miliardi di euro di spesa in meno. Crescono solo: le spese in telefonia, audio, video foto (più che raddoppiate a prezzi costanti), per la sanita' (+3%), per vacanze, pasti fuori casa (+9%) e consumi digitali.
Nessun altro grande paese dell'Unione europea, prosegue Confesercenti, è in queste condizioni. Da quando è scoppiata la crisi, l'Italia ha perso, ogni anno, 16 miliardi di consumi nei confronti della Germania, 9 rispetto a Francia, Olanda e Portogallo, 2 miliardi relativamente alla Spagna.

(Foto: by Artem Bali on Unsplash)
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