(Teleborsa) - Il
tumore si può sconfiggere con un vaccino. E' questa la notizia che la scorsa settimana è giunta dalla Germania. Tutto il mondo, tra lo stupito ed il
meravigliato, ha quasi tirato un sospiro di sollievo. "E’ fatta!" è sembrato riecheggiare ma questo sopraffatto la consapevolezza degli
scienziati che la strada è ancora molta lunga, ma non troppo.
Artefice della buona notizia è l’università tedesca "Johannes Gutenberg" di
Magonza che ha sviluppato la terapia immunologica capace di combattere il cancro, anche con piccole dosi, realizzando così un’innovazione che apre le porte al
vaccino universale contro i tumori.
Questo, in poche parole, è il sunto dei fatti dei giorni scorsi che cela una storia di grandi
sforzi fatti dalla comunità scientifica internazionale in questo campo.
E’ la storia del
Dr. Stephen Russell che nel 2014, a capo di un’equipe medica della Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, ha curato una donna malata terminale con il virus del
morbillo depotenziato, una forma sperimentale di terapia chiamata viroterapia oncolitica. In questo caso il virus infettivo, una volta inoculato, "cerca" le
cellule malate, le infetta e le distrugge.
E’ la storia di
Roberta Benetti, ricercatrice italiana che, nel 2015, ha scoperto le molecole che bloccano la proliferazione tumorale.
E’ La storia
William Coley, un giovane medico americano classe 1862, che 126 anni fa, dopo aver perso un paziente malato di sarcoma, si è immerso nella ricerca contro il cancro e ha trovato una soluzione inoculando il batterio
Streptococcus pyogenes ad un altro suo paziente affetto dallo stesso tumore, guarendolo miracolosamente. E' probabilmente questo il primo successo di
cura oncologica tramite virus o batteri.
Quindi, di
cancro si potrà guarire anche con metodi alternativi a quelli canonici, la chemio e radio terapia. Gli scienziati lo sanno e lo sapevano da molto tempo, ma oggi, grazie a loro, il cammino di avvicinamento alla
soluzione finale, la completa sconfitta del male del millennio, sembra aver imboccato l’ultimo
miglio. Ancor più buona è la "non-notizia" che nessuno intenda disturbare questo suo "rush finale", per ora…