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Franceschini a Cernobbio: AV ferroviaria su dorsale adriatica e in Sicilia. Quindi rilancia il "Ponte"

Parere e strategie "diversi" dal collega ministro Infrastrutture Delrio ribaditi il 28 marzo a Messina: al di là dello stretto priorità sono treni veloci da standard europeo

Economia, Trasporti
Franceschini a Cernobbio: AV ferroviaria su dorsale adriatica e in Sicilia. Quindi rilancia il "Ponte"
(Teleborsa) - Realizzare l'Alta Velocità ferroviaria sulla dorsale adriatica, da Bologna a Taranto, spostandola dalla costa e recuperando così 500 chilometri di mare. La proposta è del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, nel corso di un suo intervento al Forum della Confcommercio di Cernobbio, a Villa Erba, sul lago di Como.

"Sulla dorsale adriatica l'Alta Velocità non c'è - ha sottolineato Franceschini - ma c'è una ferrovia che è sul mare e che danneggia la qualità del turismo. Da Pesaro a Termoli la ferrovia è sulla costa. Bisogna perciò realizzare l'Alta Velocità Bologna-Bari-Taranto, spostandola a fianco dell'autostrada, sull'interno. In questo modo si recupererebbero 500 chilometri di mare e solo questo giustificherebbe l'opera. Ci vorranno 5-10 anni, vedremo, ma non si può non avere questo progetto".

E per Franceschini, l'Alta Velocità deve esserci anche in Sicilia, e perciò è necessario realizzare il Ponte sullo stretto. "Non c'e' una ragione oggettiva perché l'Alta Velocità si fermi a Salerno - ha precisato il ministro dei Beni Culturali - ci vorranno anni ma l'AV deve arrivare anche a Catania e a Palermo e per questo si deve fare il Ponte".

"Essendoci il mare di mezzo l'Alta Velocità deve passare sul Ponte - ha poi risposto Franceschini a chi gli chiedeva se fosse tornato in auge il progetto - è quindi il Ponte che è a servizio dell'Alta Velocità, non buttato lì come era stato proposto negli anni passati senza un disegno strategico. Quindi il tema è rovesciato".

Parere, tempi e strategie in ogni caso "diversi" da quelle del suo collega ministro Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, che, pur ribadendo con forza anche recentemente la necessità della "velocizzazione" dei collegamenti ferroviari in Sicilia, non considera "priorità" il Ponte sullo Stretto

"La concessione del ponte è decaduta. - ha ricordato Delrio a Messina solo lo scorso 28 marzo - Lo Stato nel 2012 ha deciso di interrompere il rapporto concessorio. Tutto il resto è roba da tribunale. Siamo invece interessati a studiare il corridoio ferroviario Napoli-Palermo, perché per noi il Sud è anche alta velocità. Come abbiamo iniziato i cantieri per la Napoli-Bari, inizieremo anche in Sicilia per il trasporto regionale ad alta volocità europea. Questa è la vera sfida".
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