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Fin che la banca va... (oltre la nebbia, l'iceberg)

Che beffa, banche salvate con denaro pubblico, che hanno pensato bene di generare e fare surf sulla tendenza rialzista dei mercati facendo trading su tutte quelle attività finanziarie che fino a poco tempo fa le avevano spinte sull'orlo del baratro.
Quindi con il trading su titoli tossici, derivati e strutturati spazzatura, i banchieri si sono nuovamente assicurati i mirabolanti super bonus, arrivati ai massimi storici.

Goldman Sachs si prepara a retribuire i propri dipendenti con circa 600mila dollari ciascuno per il 2009. I dipendenti di Jp Morgan riceveranno invece la più modica cifra di 460mila dollari. E direi che è un bel prendere in un periodo in cui la crisi economica che ha picchiato duro, specialmente sui più giovani e sulle famiglie monoreddito. Per questo Barak Obama raccogliendo l'acredine del contribuente americano e facendo peraltro demagogia in modo pesato e consapevole per stretta dipendenza e connessione con le maggiori Banche, ha strigliato le stesse istituzioni finanziarie minacciandone un drastico ridimensionamento.

Vedremo cosa succederà in merito. L'importante è aver imparato la lezione e cioè che le banche hanno costretto i governi tutti a correre in loro aiuto e, anche se l'intervento pubblico non è certo stato offerto gratuitamente, è crollato il mito secondo cui, nel mondo capitalista, lo Stato non interviene in aiuto delle banche in crisi. Anzi, di più, si è avuta la conferma, oltre l'immaginario, che le grandi banche, assumendo i rischi più strampalati, possono trarre i profitti immensi se tutto va bene, ma possono scaricare le perdite sui contribuenti quando le cose non vanno secondo i piani e ad oggi non c'è motivo di ritenere che non rimettano in moto i loro giochetti perversi, magari ancor più in grande stile. È questo che bisogna impedire a tutti i costi ridisegnando i perimetri operativi e dimensionali di queste istituzioni.

E l'Italia? Il nostro paese su questo fronte sta decisamente meglio, ma forse, anche qui, imparare la lezione degli altri e farla propria non è poi così sbagliato.
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