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Altro che avere paura… in Europa finalmente si riparte!

Adesso la speculazione venderà allo scoperto.

Ci vuole poco a capire che cosa si sta preparando per la speculazione: seminare la paura per il successo degli euroscettici nelle elezioni di domenica. E' la solita scusa: guadagnare, vendendo allo scoperto.

I prossimi giorni si giocheranno sul timore che possa saltare il quadro di severità e rigore che ha consentito di aumentare a dismisura i debiti pubblici dopo la crisi del 2008. Gli unici che ci hanno guadagnato, finora, sono proprio i detentori di titoli di Stato: gli interessi sono denari prelevati dalla collettività con le tasse, che non ritornano all'economia reale con salari, servizi ed investimenti. Questi interessi vanno alla rendita finanziaria, alle banche, alle assicurazioni e ai fondi pensione: invece di investire nell'economia reale trovano infinitamente più comodo il debito pubblico. Che hanno interesse a tassi sempre più alti: uno spread a 150 è una miseria!
Tanto lo sanno tutti che la situazione europea è insostenibile, con la disoccupazione che sale ed i redditi che calano. A Bruxelles hanno sbagliato tutto, invece di fare continue trasfusioni di reddito e di investimenti hanno costretto i cittadini a continui prelievi con la tassazione.

Ora è tardi, gli euroscettici incalzano e spetterà alla BCE nella riunione del prossimo 5 giugno immettere liquidità nell'economia, attraverso il sistema bancario e comprando titoli sul mercato.

In fondo, la speculazione farà il suo gioco, ma stavolta farà saltare il tappo delle politiche imposteci in questi anni: una deflazione inutile che, invece di risanare i bilanci degli Stati e migliorare la nostra competitività sull'estero, ha fatto fallire centinaia di migliaia di aziende e messo sul lastrico milioni di lavoratori.
Occhio, quindi: la baraonda ci sarà. Ma durerà appena una settimana. Alla fine, la BCE potrà finalmente fare come la Federal Reserve, la Banca del Giappone o quella d’Inghilterra.

Far saltare il sistema non conviene a nessuno, guadagnare fa bene a tutti.
E’ l’ultima occasione per speculare al ribasso in Europa: farsi prendere dalla paura, stavolta, sarebbe davvero da ingenui.
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