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Petrolio, un barile di rebus

Il prezzo del petrolio è crollato a livelli mai così bassi da anni, con impatti notevoli sull'economia, la finanza, l'industria e le Borse

L'effetto della svalutazione del rublo, che ha consentito di mantenere praticamente costanti i prelievi in rubli sui proventi delle esportazioni, potrebbe essere stato utilizzato per mantenere sostanzialmente stabili i prezzi delle merci importate. Magari lasciandole aumentare quel tanto che serve a rendere più conveniente il consumo dei prodotti interni ed a stimolare la produzione sostitutiva. Molto diverso è stato, invece, l'impatto finanziario sugli operatori economici russi indebitati in dollari: per loro, la svalutazione del rublo è stata pesante e di certo hanno dovuto chiedere aiuto dal Governo.

Dal punto di vista dell'Eurozona, ci accorgiamo che nella seconda metà di quest'anno il dollaro si è ampiamente rivalutato sull'euro: per ottenere un euro, in questi giorni bastano appena 1,23 dollari, mentre fino allo scorso inverno ne servivano più di 1,38. Di converso, quindi, l'euro vale meno sul dollaro e questa sua svalutazione avrebbe comportato un corrispondente aumento dei costi per l'importazione in Europa delle merci prezzate in dollari. La sorte ha voluto che la diminuzione percentuale del prezzo del greggio espresso in dollari sia stata più che doppia rispetto alla svalutazione dell'euro sul dollaro (-11/12%): il beneficio del calo del barile di petrolio, espresso in termini di minori esborsi in euro, è quindi rappresentato dalla combinazione di due fenomeni di segno opposto. In pratica, per i consumatori europei il vantaggio di un calo del prezzo del petrolio in dollari è stato eroso dalla svalutazione dell'euro sul dollaro. Più agevole esportare, ma le importazioni costano più care.

Per i giapponesi, è andata benissimo: avendo svalutato fortemente lo yen per favorire l'export, avevano dovuto subire un aumento dei costi dell'import energetico pagato in dollari che aveva ridotto il beneficio della svalutazione. Il calo dei prezzi del petrolio espressi in dollari, è stata una manna per il Paese del Sol levante.

Parimenti favorevole è stato l'impatto per la Cina, che dal punto di vista energetico ha una forte dipendenza dall'estero per quanto riguarda il petrolio: il legame stretto tra yuan e dollaro porta a trasferire per intero il ribasso dei prezzi del barile sull'import cinese.

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