L'Uomo o il Mercato

Papa Francesco la pensa diversamente. Ha due progetti convergenti: il primo è rappresentato dalla riunificazione dell'Occidente cristiano, con la celebrazione della Pasqua in una data unica per la Chiesa cattolica di Roma e per quelle ortodosse di Costantinopoli e di Mosca. E' un messaggio in apparenza completamente opposto rispetto all'isolamento della Russia che viene sostenuto dal G7 per via della crisi in Ucraina. Papa Francesco cerca l'unità dei cristiani, come già in passato altri Papi hanno tenuto aperti i canali con l'URSS, per sostenere la libertà religiosa negata dal Comunismo. La realizzazione di questo obiettivo, con la consacrazione della Russia al Cuore della Vergine Maria fu la vittoria di Giovanni Paolo II. L'obiettivo della unità dei cristiani non ha nulla a che vedere con le politiche degli Stati e con le sanzioni: l'Uomo viene prima.

Il secondo progetto di papa Francesco è affidato alla prossima enciclica sul rispetto della natura, del Creato, da parte dell'uomo. Si affronta il tema dello sfruttamento delle risorse naturali e della povertà: l'Uomo è il custode del Creato, non il suo padrone. Così, lo sviluppo economico deve essere sostenibile, per rispettare gli equilibri della natura, e deve dare a tutti la possibilità di beneficiarne. Il tema della povertà si pone rispetto ai meccanismi di dominio, politico ed economico: i popoli dell'Africa che non beneficiano delle ricchezze naturali delle loro terre, costretti a migrare verso l'Europa per sfuggire alle carestie ed alle guerre, ne sono un esempio.

Due paradigmi si confrontano. Nel G7, i protagonisti sono gli Stati ed il Mercato, ed a loro spetta determinare le condizioni di vita degli uomini e del pianeta, per la prosperità di pochi e la povertà di molti, in una competizione perenne. Per Papa Francesco, i protagonisti sono gli uomini, che devono realizzare in armonia con la Natura condizioni di vita accettabili ed eque per tutti, custodi del Creato secondo il disegno divino.

Da una parte c'è il G7, il Mercato anomico, che conosce il profitto come unico metro dell'agire umano; dall'altra Papa Francesco, l'Uomo che si riconosce nel messaggio cristiano e nel disegno divino. Dopo Giovanni Paolo II, Papa Francesco: non c'è nessuna differenza tra il Comunismo ed il Mercatismo, se negano entrambi la libertà dell'uomo ed il disegno divino.