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Commissari & Podestà

Dai Grandi Eventi al Comune di Roma, passando per l'Expo ed il Giubileo

Negli anni scorsi, anche se tutti fanno finta di essersene dimenticati, c'erano Commissari dappertutto, per provvedere a qualsiasi emergenza: dagli scavi di Pompei alla realizzazione del raccordo ferroviario di Ancona, dalla organizzazione del G8 alla Maddalena a quella dei Mondiali di Nuoto a Roma.

Inutile parlare della emergenza rifiuti a Napoli e dintorni: lì si arrivò quasi a dichiarare lo Stato di emergenza interna, visto che addirittura l'Esercito fu chiamato a presidiare le discariche. Per la costruzione della TAV Torino-Lione, in Val Chiomonte siamo in una situazione analoga.

I Commissari hanno un privilegio: agiscono con poteri straordinari, vista l'urgenza. Possono agire in deroga alle leggi che invece tutti gli altri amministratori devono rispettare, pena la galera. C'è di tutto in queste deroghe, dai termini per l'espletamento delle gare, agli affidamenti fiduciari, ai limiti per i subappalti e le sponsorizzazioni, fino ai contratti di lavoro. Per l'Expo di Milano, le deroghe al Codice degli appalti sono arrivate a 78: insomma, per arrivare in tempo, è stata conferita al Commissario la possibilità di mettersi in corsia di sorpasso con il lampeggiante acceso e di attraversare tutti gli incroci anche con i semafori rossi.

Il Commissariamento non è una moda solo italiana: anche in America si fa lo stesso, e l'appellativo è addirittura "Zar". Obama ne ha nominati addirittura 45, mai per rimpiazzare organi elettivi, ma per affrontare specifici problemi politici o economici, dalla sicurezza delle scuole all'approvvigionamento di petrolio. Il suo predecessore George W. Bush ne aveva nominati addirittura 47.

Il problema dei Commissari non è tanto quello di costituire un organo amministrativo ad hoc, individuando persone in grado di risolvere questioni impreviste, urgenti e complesse, ma quello di attribuire loro poteri speciali, in deroga alle leggi, e soprattutto quello di sostituire tutti gli organi elettivi, come avviene nel caso dello scioglimento di un Comune.

A Roma, siamo al raddoppio, visto che al Commissario straordinario, già incaricato di sovraintendere alla gestione del Giubileo straordinario che inizierà il prossimo 8 dicembre, si è aggiunto il Commissario al Comune di Roma: un organo che, assieme ai subcommissari e pur senza avere poteri speciali in deroga alle leggi, sostituirà tutti gli organi elettivi, dal Sindaco alla Giunta, dal Consiglio comunale ai vertici dei Municipi.

Dalla creazione di una burocrazia parallela stiamo arrivando alla liquidazione della democrazia rappresentativa: dai Commissari ai Podestà.

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