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Vatileaks o Vangelo?

In un Paese dove per tanti l'ultimo libro letto è Pinocchio

Mentre Papa Francesco parte per il suo viaggio pastorale in Africa, in Vaticano è iniziato il processo penale a carico di coloro che avrebbero fornito i documenti segreti sulla cui base sono stati scritti ben due libri, due. Ormai da tempo in Libreria, pubblicati contemporaneamente, divulgano le malefatte e le miserie morali di tanti che avrebbero dovuto essere esempio di virtù evangelica. Sarebbe, secondo taluni, un vero esempio di giornalismo militante. Anzi, un modo coraggioso per aiutare davvero il Papa a fare pulizia, una buona volta, dei tanti che si approfittano di posizioni di potere ecclesiastico.

Strano davvero, ben due libri, due, offerti in lettura ad un popolo in cui la maggioranza ricorda di aver letto con avidità un unico libro, le "Avventure di Pinocchio". Già, ma stavolta i Pinocchi siamo noi, mentre il Gatto e la Volpe raccontano sempre una verità misteriosa, come quella del Campo dei Miracoli: una storia di tesori, zecchini d'oro. E poi, ci sono tante bestie strane di cui si racconta, come nel Circo di Mangiafuoco: affamate di denaro e di ricchezze, divorano tutto quello che capita sotto tiro. C'è di che avere paura, anche soltanto a leggere il racconto.

In un'Italia in cui di libri si parla solo, perché non se ne leggono, sono state numerose le trasmissioni televisive che hanno invitato gli autori per discuterne: per suscitare curiosità, ovviamente. Le cronache dei giornali si sono riempite di pettegolezzi: si va dal costo del parquet a metro quadro del tal appartamento, in uso ad un certo presule, alle continue manchevolezze, fino alle ruberie.

Bisogna mettere tutto in mostra, altro che sopire e tacere: va fatta pulizia, alla luce del sole. Bisogna aiutare il Papa, dunque, tirando fuori tutto il ciarpame.

Nel frattempo, i commentatori più attenti si sono lasciati andare a pensose considerazioni sulla solitudine del Papa. Qualcuno lo descrive amareggiato. Altri profetano che potrebbe lasciare, dimettendosi come il suo predecessore Benedetto XVI: il malaffare, le incrostazioni, le resistenze sarebbero invincibili.

E così, per aiutare il Papa, lo si dipinge come una sorta di Don Chisciotte in lotta con i mulini a vento. Un visionario, già sconfitto in partenza.

Le cose sono ben diverse: a Paolo VI toccò l'attentato di Manila, mentre a Giovanni Paolo II arrivarono le pallottole di un attentatore nacosto tra la folla. Giovanni Paolo I non rimase in vita neppure un mese dall'ini zio del Pontificato. Ai tempi di oggi, quelli di Benedetto XVI ed ora di Francesco, si usano mezzi moderni, più sofisticati: si distrugge il personaggio pubblico nella considerazione popolare, si usano le televisioni ed i giornali per dipingerlo come uno sconfitto. Per passare dal Poverello di Assisi al Papa Poverino, il passo è breve: è la mistificazione al potere.

Papa Francesco ha un disegno chiaro, storico, da realizzare, come fu per Giovanni Paolo II: combattere per la dignità dell'Uomo, liberarlo dalla schiavitù del mercato.

Per fare questo, la Chiesa deve tornare al suo ruolo, alla sua missione.

Primo. Il Sacerdote deve essere parte della Comunità dei credenti e non un Chierico di Stato, un dirigente che ha compensi e privilegi crescenti con il rango.

Secondo. La Chiesa deve tornare ad accogliere tutti, soprattutto chi ha peccato, chi è disperato, chi soffre: è questo il tema dell'accoglienza. Che riguarda anche i divorziati, i risposati, e coloro che non si riconoscono nel sesso anagrafico e nelle sembianze del loro corpo: Dio, con la sua Misericordia infinita, è anche loro Padre.

Terzo. Predicare la Povertà non significa istigare i cristiani a togliere le ricchezze a chi ne ha, ma convertire coloro che peccano nel perseguire l'arricchimento come fine ultimo della propria vita: i ricchi, oggi tanto osannati ed invidiati, saranno compatiti e perdonati per i loro peccati.

Lo sfruttamento dell'uomo, come il disprezzo della natura, sono il male contro cui ora i cristiani sono chiamati a coalizzarsi, a lottare contro il mercato: anonimo ed anomico, è lo strumento attraverso cui veniamo posti quotidianamente a lottare gli uni contro gli altri, anziché cooperare gli uni con gli altri. E' questa la negazione della carità e dell'essenza umana.

Chi dice di voler aiutare il Papa, talora chi si fa strumento inconsapevole del potere terreno, che persegue solo avidità e ricchezza: si additano gli errori della Chiesa per nascondere i propri.

Dal Vangelo secondo Matteo 7,1-5

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello".

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