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Bankismo è Comunismo

Quando ricchezza e libertà sono espropriati

Un passo alla volta, siamo diventati tutti schiavi. Il sistema capitalistico, che avrebbe dovuto garantire libertà economica e proprietà privata, tutelando il risparmio, mentre il comunismo ci avrebbe tolto ogni possibilità di scelta, espropriato ogni bene e costretto alla miseria, si è trasformato in Bankismo.

Gli Stati sono solo uno strumento: le leggi sono fatte ad uso e consumo del sistema finanziario che ha abbattuto finalmente con il bail-in anche l'ultimo baluardo che resisteva ancora a tutela dei cittadini risparmiatori. Se le banche falliscono, a rimetterci non sono solo gli azionisti ma anche gli obbligazionisti ed i depositanti: questa è la truffa per i risparmiatori. L'articolo 47 della Costituzione, secondo cui la Repubblica tutela il risparmio in ogni sua forma, non è stato neppure considerato vigente: è la Unione Europea che decide per tutti.

Siamo cittadini-schiavi: tutto il nostro risparmio deve essere a rischio, dalle Borse ai Fondi, dalle Banche alle Assicurazioni. Non ci deve essere più tutela, né porto franco per nessuno.

Tutto è mercato. La ricchezza accumulata, i risparmi, devono essere sempre in pericolo, non solo con le Borse che scendono improvvisamente, i Fondi di investimento che vanno in rosso, ma ora anche con le Banche che sono autorizzate a ribaltare le perdite sugli obbligazionisti ed i correntisti.

La caccia al risparmio futuro è stata già aperta, e le pensioni sono parte del bottino: quelle pubbliche, perennemente a rischio perenne, sono l'acquasantiera cui vogliono attingere le assicurazioni ed i fondi di investimento. I soldi, meglio darli a loro che sanno come farli fruttare. Lo stesso vale per la sanità e per le scuole: quelle statali fanno sempre e comunque schifo, sono fonte e strumento di corruzione e di spreco: smantelliamo tutto l'apparato pubblico e diamo in appalto il welfare ai privati. Loro sì che sono onesti e puntuali.

I media raccontano storielle a pagamento: gli scandali servono a scagliare l'ira dei cittadini verso le istituzioni che dovrebbero tutelarli. Invece di punire i colpevoli, si manda tutto al macero: obiettivo raggiunto.

Con la scusa della lotta all'evasione fiscale, le banche sono diventate lo strumento che controlla ogni nostra attività: i conti correnti sono spiati quotidianamente, ed ora anche i contanti sono presi di mira.

Come è successo in Grecia, le banche sono uno strumento di pressione micidiale sulla popolazione, quando hanno chiuso gli sportelli, plafonato i prelevi dai bancomat, bloccato ogni possibilità di disporre dei propri fondi.

Nessuno ha più i suoi soldi, sono tutti sequestrati nei conti bancari. Ogni pagamento deve passare dalle banche: una volta c'era la condanna alla prigione per i debitori, ora se la sono inventata per i creditori.

La ricchezza privata deve essere tutta investita sul mercato, o bene che va depositata in banca: è lì che si decide quotidianamente se c'è ancora, e quanta ce n'è. O se non c'è più.

Il Bankismo è peggio del comunismo.

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