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Qe... les folies!

La BCE finanzierà anche i concorrenti delle imprese europee

Bisogna essere sempre pronti ad esaminare ogni proposta con spirito aperto, ma c'è comunque un limite che non si può superare, quello della logica e soprattutto del buon senso. Non solo la Unione Europea, ma da tempo anche la BCE si sta dimostrando sempre più incapace di affrontare correttamente i problemi economici e sociali del nostro Continente.

Ormai siamo all'inverosimile: il super-Qe della Banca centrale europea, la manovra aggiuntiva che dovrebbe servire a far risalire l'inflazione al 2% annuo, prevede innanzitutto che l'acquisto dei titoli sia elevato da 60 ad 80 miliardi di euro mensili. Inoltre, non riguarderà più solo i titoli di Stato e delle altre istituzioni correlate, come quelli emessi dalla nostra Cassa depositi e prestiti, ma si estenderà ai bond privati, anche quelli emessi da aziende straniere, soprattutto le multinazionali americane, che si indebitano in euro approfittando dei bassi tassi di interesse determinati dalla enorme liquidità emessa dalla BCE. Basta avere una succursale domiciliata in uno dei Paesi dell'Eurozona, una formalità da pochi soldi, ed il gioco è fatto: ci si indebita in euro e ci si fa comprare i bond emessi dalla BCE.

Siamo al paradosso: il Qe, ovvero l'acquisto da parte della BCE di titoli di Stato detenuti dalle banche europee in cambio di liquidità aggiuntiva, sarebbe dovuto servire a rifornire di liquidità le banche europee affinché erogassero nuovi prestiti per rilanciare l'economia reale che ancora boccheggia, dopo anni di inutile e vessatoria austerità. Ma le economie europee sono ancora depresse e non c'è domanda di credito; ne approfittano invece le multinazionali, che colgono l'occasione della ampia disponibilità di liquidità a basso costo per emettere titoli di debito, comprati dalle stesse banche europee. Alle multinazionale conviene fare così, piuttosto che indebitarsi in dollari, visto che la Fed ha già iniziato ad aumentare i tassi.

In pratica, non solo la liquidità fornita dalla BCE alle banche europee viene utilizzata per sottoscrivere i bond emessi dalle multinazionali, ma ora la BCE ricomprerà questi titoli, per immettere altra liquidità.

La BCE sta commettendo l'ennesimo errore: nel 2011, doveva comprare direttamente i titoli di Stato di Spagna ed Italia, per evitare che i mercati continuassero in una assurda speculazione facendo aumentare gli spread a livelli inverosimili: ed invece si è lasciato fare, perché nel Trattato istitutivo della UE si vieta ogni sovvenzione agli Stati da parte della BCE.

Il secondo errore è stato commesso quando si è avviato il Qe: la Banca Centrale Europea compra i titoli di tutti gli Stati, ivi compresi quelli della Germania che ha la fila ad ogni emissione, con il risultato che l'eccesso di domanda ha portato a rendimenti negativi. E' un vantaggio innegabile per lo Stato tedesco, che si finanzia guadagnandoci sopra, ma è una distorsione dei mercati che sta facendo infuriare i risparmiatori tedeschi. Bastava comprare i titoli di Stato dei Paesi in difficoltà, ma sarebbe stata una decisione asimmetrica.

Il terzo errore è stato quello di non finanziare direttamente gli investimenti del Piano Juncker, che è fermo in quanto non si trovano finanziatori privati. Come se non bastasse l'economia europea è ancora ferma per via del Fiscal Compact, la BCE finanzia le multinazionali, anche se non usano queste risorse per investire in Europa. Sono capitali che verranno usati per fare concorrenza alle nostre imprese, nel mondo ed in Europa: Qe... les folies.

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