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Passa il decreto salva-Italia. Adesso via con la 'fase due'

Economia, Politica
Passa il decreto salva-Italia. Adesso via con la 'fase due'
(Teleborsa) - "Il decreto è stato approvato e ne sono lieto". Così Mario Monti ha commentato il via libera del Senato alla Manovra arrivato ieri pomeriggio, anche se i voti ottenuti sono stati inferiori a quelli incassati in occasione dell'insediamento dell'Esecutivo tecnico.

I "no" si sono infatti attestati a quota 41 mentre i "sì" sono stati 257. A conti fatti, il Governo ha perso 24 consensi. Ma a Mario Monti questo non interessa perché adesso bisogna pensare a sviluppare "a gran velocità" la fase due, cioè quella volta a rilanciare l'economia del Paese. In realtà per Monti questo step era già insito nella fase uno con gli incentivi al lavoro per giovani e donne e gli sgravi Irap, per esempio. Per il momento non vi è nulla di certo sulle prossime tematiche da affrontare, Pare comunque che sul tavolo vi siano liberalizzazioni e infrastrutture.

Guardando ai partiti, il decreto ha ottenuto la fiducia di tutti tranne che quella di Lega, Italia dei Valori e Svp. Il Carroccio ha inoltre precisato che queste misure non salveranno l'Italia ma l'affonderanno perché tassano troppo e non creano posti di lavoro.

Il Pdl di Silvio Berlusconi ha invece tenuto a precisare che non accetterà ulteriori inasprimenti della politica fiscale. Prima dell'approvazione Mario Monti ha tenuto un discorso a Palazzo Madama, affermando che la "vulnerabilità" del Bel Paese dipende dal "debito pubblico accumulato negli ultimi decenni, debito che è stato "bilanciato dal patrimonio pubblico e dalla ricchezza di italiani, aziende e privati", ma questo non è sufficiente "a far superare le turbolenze".

Per superare la crisi del debito sovrano "tutti noi dobbiamo guardare con fiducia a buoni del tesoro italiani". Gli "italiani devono sottoscriverli", ha sentenziato il Premier.

E l'appoggio dei partiti? Per l'ex rettore della Bocconi è maggiore di quello che essi stessi vogliono far credere. "Si sono accollati il peso di questo onere e non hanno cercato solo la popolarità", ha detto.

Quanto all'agenda politica, è stato convocato per questa mattina alle 11.000 il Consiglio dei Ministri per fare, tra le altre cose, una relazione generale sulla situazione economica del Paese per l'anno 2010.

Intanto è già iniziato a Palazzo Chigi l'incontro tra il Presidente del Consiglio e i vertici del Pdl.
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