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Schwarzer in lacrime: "non ce la facevo più". Ora si ricomincia.

Sport
Schwarzer in lacrime: "non ce la facevo più". Ora si ricomincia.
(Teleborsa) - Rimorso, vergogna e dolore, questi i sentimenti che si intuiscono dalle parole che Schwazer ha pronunciato in conferenza stampa, a Bolzano, di fronte ai giornalisti.



Dopo l'esclusione dai giochi olimpici, l'azzurro, ex oro alle olimpiadi di Pechino del 2008, ha commentato il suo gesto in lacrime a tratti singhiozzando "volevo tutto, ho perso tutto…Quest' anno volevo a tutti i costi vincere a tutte e due le distanze. Sulla 50 km - sostiene - sono convinto che avrei vinto anche senza doping, ma volevo conquistare anche la 20 km, dove però nel finale sono necessarie caratteristiche fisiche, come la velocità, che a me mancano. Per questo mi sono dopato".

Alex dice di non amare il proprio sport così tanto da doversi allenare 35 ore a settimana, come invece succede a molti suoi colleghi.

Schwarzer sostiene di aver agito da solo senza l'aiuto di nessuno, dice di aver comprato la sostanza dopante, l'"Epo" in Turchia, pagandola 1500 euro presso una farmacia. "E' stata la prima e unica volta che ho acquistato un farmaco di questo tipo - dichiara l'ex campione olimpico - perché sono sempre stato pulito".

Anche la fidanzata, Carolina Kostner, campionessa mondiale di pattinaggio, era all'oscuro di tutto, lui non ha voluto coinvolgerla.

Ora si pensa a sottoporre i campioni di urina prelevati ad Alex Schwazer dopo la vittoria a Pechino nel 2008, a nuove analisi per controllare che anche allora non siano state usate dall'azzurro sostanze vietate. "I campioni vengono conservati e possono essere nuovamente analizzati per otto anni, così che un atleta dopato sappia che se anche la fa franca in un Olimpiade, c'é sempre la possibilità di perdere la medaglia successivamente", ha detto il direttore della comunicazione Cio, Mark Adams.

Alex però è tranquillo al riguardo. "Io ero pulito e le medaglie sono tutte pulite. I test lo dimostrano perché i valori non mentono: quando ho vinto l'oro avevo valori ematici di un anemico".

Presto Alex andrà a Bologna a riconsegnare la pistola e il tesserino. Lo stress è stato troppo per lui, amante dello sport tranquillo che riusciva a seguire grazie ai gruppi sportivi dell'arma dei carabinieri della quale fa parte.

Nonostante tutto, Schwazer spera comunque di "poter essere, dopo tutto questo, comunque un esempio per i giovani. Ho a casa quattro medaglie, ma la vita è tutt'altro. E' assurdo perdere parenti e amici per andare più forte in una gara".

E su questo non dovrebbero esserci dubbi.
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