(Teleborsa) - Valanga di segni meno tra le principali Borse asiatiche, piegate dalle cattive notizie giunte dagli Stati Uniti.
La Camera si è rifiutata di votare la proposta di bilancio avanzata dal Repubblicano John Boehner, il cosiddetto "Piano B", che estende i benefici fiscali a tutti i redditi inferiori ad 1 milione di dollari.
Si impantanano di nuovo, dunque, le trattative tra i Repubblicani e la Casa Bianca per evitare che a inizio anno scatti in automatico quel mix di tagli alla spesa pubblica e aumenti delle tasse che secondo gli economisti spedirebbe il Paese nel baratro (da qui la dicitura 'fiscal cliff').
Molto male Tokyo, appesantita anche da un nuovo movimento rialzista dello yen. L'indice Nikkei ha chiuso con un calo dello 0,99% a 9.940 punti, mentre il più ampio Topix ha riportato una discesa dello 0,70% a 832 punti. Sotto i riflettori Mitsubishi Motors, a picco dopo l'ennesimo richiamo di veicoli per un difetto.
Male Seoul -0,95% così come una delle sue protagoniste più eccellenti ovvero Samsung. Il colosso tecnologico è più che mai alle prese con la questione dei brevetti dopo che l'Antitrust europeo ha fatto sapere che aprirà una indagine in merito. Forti vendite anche a Taiwan che accusa una discesa dello 0,99%.
Tra le altre borse che chiuderanno più tardi le rispettive sedute, in rosso Hong Kong -0,79%, Bangkok -0,19%, Mumbai -0,78%, Jakarta -0,11%, Singapore -0,44, Shangai -0,67%, Kuala Lumpur -0,41%.